In scena venerdì 13 e sabato 14 maggio 2016 all’Angelo Mai di Roma
“Bello Mondo”.
Mariangela Gualtieri intesse una partitura composta dai versi tratti da tutte le sue raccolte, in particolare da “Le giovani parole” (Einaudi), uscito nel settembre scorso. Un dialogo con un tu oscillante, corpo sofferente della madre, con la natura che è fonte e ricchezza, con il tu dell’amato, in atto di simbiosi.
La voce della poetessa scalfisce l’io, penetra diretta nelle profondità, irradia i precordi, l’incontro con la Gualtieri è un momento di commozione ed estasi, un viaggio nell’umano, nella bellezza dell’essere, il declinarsi della parola e della voce, che scandaglia l’animo accarezzandolo.
Nel rinnovarsi del rito, il teatro nella sua religiosa purezza, lo state insieme, proscenio e platea, in ascolto.
Nel silenzio.
Bernardo Tafuri