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“E… se il tempo fosse un gambero?” Un classico trattato con rispetto

Data:

Roma, Teatro Brancaccio. Dal 15 dicembre al 15 gennaio 2017

La vita non fa prove generali, dice la vecchia Adelina che nel 2016 festeggia i suoi 80 anni circondata da giovani vicini e rimpiangendo la sua gioventù, segnata dal rifiuto della corte spinta del Principe polacco Poniatowsky. Venderebbe l’anima al diavolo pur di tornare indietro nel tempo per rimediare a quel gesto che non le permise di condurre una vita agiata. E il diavolo, si sa, è il tentatore per antonomasia e non si fa sfuggire una simile occasione. Torna in scena, a trent’anni dal suo debutto, la commedia firmata Fiastri – Zapponi, rivisitata dalla regia di Saverio Marconi, stavolta al Teatro Brancaccio, fino al 15 gennaio 2017. La commedia musicale di Natale è stata definita, e in effetti la sua garbata leggerezza, la semplicità efficace della storia e le musiche immortali del Maestro Armando Trovajoli, connotano da sempre questo testo rendendolo quasi una fiaba, affidata ora, nei due ruoli principali, a Francesco Pannofino nelle vesti di Max – diavolo strampalato, ed alla bella Emy Bergamo nel ruolo della giovane Adelina, fruttivendola a Campo de’ Fiori.

teatro_corriere_dello_spettacoloCon loro, le bravissime Daniela Terreri nel ruolo della Sora Lalla, la mamma di Adelina, e Lucianna De Falco in quello della Sora Cleofe, amica di famiglia dai modi spicci. Riuscirà il diavolo sotto le spoglie dello chauffeur Max a spingere Adelina tra le braccia del Principe (un convincente Maurizio Pepe) a cui diede il fatidico schiaffo cinquant’anni prima? Ogni tentativo, infatti, si conclude sempre con un ceffone e a complicare la situazione sarà il sentimento che inaspettatamente cresce tra la bella e onesta fruttivendola e, udite udite, il rappresentante delle tenebre. Gli amanti di questa celebre commedia conoscono il finale, divertente, romantico e con qualche colpo di scena. La ri-messa in scena ad opera di Saverio Marconi rispetta il testo originale, solo aggiornandolo nelle date e in qualche spiritoso riferimento all’attualità ed è molto bella grazie alle scene semoventi di Gabriele Moreschi, davvero al top, alle precise coreografie di Rita Pivano, un’altra eccellenza, e ad un giovane ensemble molto incisivo e gradevole nei suoi balletti e cori. Pannofino, non ce ne voglia, non è certamente Montesano, inarrivabile, ma mette al servizio della commedia tutta la sua simpatia con umiltà, donando la giusta tenerezza a quel “povero diavolo” di Max. Emy Bergamo, bellezza giusta al posto giusto, è gradevole anche nel canto. Di grande effetto la partecipazione di Fabrizio Corucci (ex creatura mostruosa in Frankenstein Junior), nelle vesti di Satana in persona.

Spettacolo gradevole, non esaltante ma molto curato, un classico della commedia musicale italiana che certamente stride con la nostra attualità. Ma le fiabe, anche quelle moderne, a questo servono. Due ore di relax e di nostalgia per tempi che furono. Poveri, ma forse più semplici e sereni.

Paolo Leone

Alessandro Longobardi per Viola Produzioni presenta:
Francesco Pannofino ed Emy Bergamo in: E… se il tempo fosse un gambero? (dal repertorio di Garinei e Giovannini. Commedia musicale di Jaja Fiastri e Bernardino Zapponi. Musiche di Armando Trovajoli. Con: Daniela Terreri, Lucianna De Falco, Maurizio Pepe, Fabrizio Corucci. Direzione musicale Maurizio Abeni / Coreografie Rita Pivano / Scene Gabriele Moreschi / Costumi Carla Accoramboni. Regia di Saverio Marconi.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Brancaccio nelle persone di Silvia Signorelli e Monica Menna
Foto Riccardo Musacchio

 

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