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Al via la sesta edizione di Musikè

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Il dialogo tra le arti e l’incrocio tra i generi saranno i temi portanti della sesta edizione di Musikè, rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che dall’8 maggio al 28 novembre coinvolgerà oltre 50 artisti in dodici spettacoli a ingresso gratuito in altrettanti luoghi suggestivi delle province di Padova e Rovigo.

Nel cartellone di quest’anno – che accoglie, tra gli altri, nomi del calibro di Enrico Pieranunzi, Laura Curino, Ugo Pagliai, Giorgio Pasotti, Sonia Bergamasco e Lella Costa – la Costituzione italiana giocherà a basket, la musica incontrerà la letteratura e le arti figurative, il teatro di prosa si intreccerà al teatro d’opera, la danza dialogherà con la scienza e i tableaux vivants porteranno il pubblico all’interno delle opere immortali di Caravaggio.

Sarà una prima nazionale a inaugurare Musikè, lunedì 8 maggio 2017 alle ore 21.00 nella Sala Petrarca del Multisala Pio X (MPX) di Padova. Il Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia, impresa di produzione teatrale under 35, porterà in scena Nessuna pietà per l’arbitro, opera del giovane ma già affermato drammaturgo Emanuele Aldrovandi (Premio Pirandello 2012, Premio Riccione Tondelli 2013, Premio Hystrio Scritture di scena 2015). Che cosa resta, oggi, dello sforzo degli uomini che per due anni, nell’Assemblea Costituente, si impegnarono per una Costituzione che durasse nel tempo e che contribuisse a creare un’Italia migliore? Attraverso una parabola teatrale ricca di colpi di scena, lo spettacolo mette in luce il meccanismo autolesionistico che si genera in una tipica famiglia italiana di oggi: le leggi si possono accettare come strada per costruire un mondo migliore, questo pensa il padre, oppure come obbligo dettato dall’alto a punire l’espressione dell’io individuale, questo pensa la madre. Il padre e il figlio adottivo sono giocatori accaniti di basket: il conflitto tra opposte visioni del mondo viene perciò ironicamente tradotto con la metafora della partita e del ruolo dell’arbitro in quanto rappresentante della legge. Lo spettacolo è stato pensato espressamente per Musikè anche in vista di un coinvolgimento delle scuole superiori, a cui la compagnia offrirà una recita mattutina, martedì 9 maggio alle 10.30.

Dall’Italia dei Padri Costituenti, con un salto all’indietro di più di tre secoli, si giunge alla Roma del Caravaggio grazie a Tableaux vivants. 23 scene dai dipinti di Caravaggio. Lo spettacolo della compagnia napoletana Malatheatre di Ludovica Rambelli, regista da poco scomparsa, è un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo. Un solo taglio di luce illumina la scena, come in una immaginaria cornice.  Sotto gli occhi degli spettatori si compongono 23 tele di Caravaggio riprodotte con i corpi degli attori e con l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. I cambi sono tutti a vista, scanditi dalle musiche registrate di Bach, Mozart, Vivaldi, Sibelius. L’appuntamento è per sabato 13 maggio, nella Sala della Carità di Padova. La rappresentazione, della durata di 45 minuti, verrà ripetuta nella stessa serata alle 20.30 e alle 21.30 per consentire la più ampia partecipazione in un luogo d’arte raccolto come la Sala della Carità, dove il pubblico potrà apprezzare da vicino i tableaux vivants caravaggeschi.

Musike_Rovigo_Corriere_dello_SpettacoloL’appuntamento di martedì 23 maggio alle ore 21.00, nella prestigiosa Sala dei Giganti al Liviano di Padova, sarà dedicato a George Gershwin, genio capace di conciliare classica e jazz, di cui ricorrono quest’anno gli ottant’anni dalla morte. Il pianista Enrico Pieranunzi, mostro sacro del jazz italiano, ha coinvolto il violinista Gabriele Pieranunzi e il clarinettista Gabriele Mirabassi in un progetto pensato per presentare in una nuova veste cameristica una scelta dei più famosi temi di Gershwin, da I Got Rhythm a The Man I Love, insieme a una sorprendente rielaborazione per pianoforte, violino e clarinetto di Un Americano a Parigi e della Rapsodia in Blu.

L’arte di Caravaggio tornerà protagonista, prima della pausa estiva, nel primo appuntamento di Musikè a Rovigo, mercoledì 7 giugno alle ore 21.00 al Tempio della Beata Vergine del Soccorso (La Rotonda). Concerto Romano, ensemble barocco guidato da Alessandro Quarta, cantante e musicologo attivo anche come speaker di RAI Radio3, accompagnerà il pubblico in un’ideale passeggiata notturna nella Roma di Caravaggio, ricostruendo le musiche che accompagnavano il pittore e che forse lo hanno ispirato, ma soprattutto cercando di cogliere gli aspetti che Caravaggio con la sua pittura ha alimentato in chi è venuto dopo di lui: la dolcezza della Natività, il dolore della Maddalena, il rifiuto e insieme il gusto dei piaceri mondani.

Dopo la pausa estiva, gli spettacoli di Musikè riprenderanno domenica 8 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD) con il quartetto tedesco Passo Avanti, la cui cifra stilistica è quella di rileggere la musica del grande repertorio, producendo un esaltante mix di classica e jazz. La metamorfosi a cui vengono sottoposte le composizioni di Bach, Haendel, Pachelbel, Mozart, Verdi è piena di raffinate sorprese, per ricordarci che i compositori classici, alla loro epoca, erano oltraggiosamente moderni. Che musica farebbero, oggi? Questo concerto ne dà un’idea spiritosa quanto rispettosa.

Una Signora delle scene per la Signora delle Camelie. Giovedì 12 ottobre alle ore 21.00, al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, Lella Costa racconterà la “sua” Traviata in una nuova produzione, che si avvale di videoproiezioni della precedente Traviata, scritta con Gabriele Vacis nel 2005. Il nuovo monologo, che Lella Costa e Gabriele Vacis stanno confezionando in questi mesi, debutterà a ottobre e sarà immediatamente ripreso da Musikè, con la partecipazione del quartetto dei Filarmonici di Busseto, che eseguirà le più celebri arie dell’opera verdiana in un arrangiamento creato per l’occasione.

In attesa di conoscere quali saranno i premiati dall’Accademia di Svezia, venerdì 20 ottobre alle ore 21.00 andrà in scena al Teatro Ballarin di Lendinara (RO) La solitudine del premio Nobel la sera prima della cerimonia, divertimento teatrale di Massimiano Bucchi, sociologo della scienza e divulgatore scientifico che collabora con i principali quotidiani italiani. La pièce è un monologo affidato alla voce e alla presenza scenica di Laura Curino: la solitudine del titolo non è quella del vincitore del premio bensì quella di sua moglie, dal momento che lo scienziato, ricevendo la notizia del conferimento del Nobel, muore d’infarto; la donna s’incarica allora di studiare gli scritti del defunto, per prepararsi a ritirare il prestigioso premio. Ma scopre un errore: piccolo, decisivo. Dilemma: dire tutto e rischiare di far annullare il Nobel oppure tacere per non compromettere la memoria e l’opera del marito?

Risultato di un singolare connubio con la scienza è, quest’anno, anche il tradizionale appuntamento con la danza all’Auditorium Comunale Andrea Ferrari di Camposampiero (PD), sabato 28 ottobre alle 20.30. La compagnia inglese Motionhouse porterà in scena Charge, terza tappa di una trilogia dedicata al rapporto tra l’uomo e la Terra (Earth Trilogy): una fusione di physical dance, immagini digitali e scenografia ad alto impatto visivo, per dare vita sul palco a un mondo pluridimensionale che va dal planetario al microscopico. Charge è un vocabolo ambivalente, che vuol dire sia carico che incarico, sia peso che responsabilità: proprio come accade nel rapporto dell’uomo col pianeta. Lo spettacolo è nato dalla collaborazione del coreografo Kevin Finnan con la signora Frances Ashcroft, professore all’Università di Oxford, che con il suo gruppo di ricerca studia il ruolo degli impulsi elettrici nel corpo umano. La data di Musikè sarà la prima nazionale dello spettacolo, in collegamento con la mostra di Palazzo del Monte dedicata a Galileo Galilei e le arti, la cui inaugurazione è prevista il 17 novembre.

Ricco di appuntamenti anche il mese di novembre, che vedrà la musica intrecciarsi nuovamente con il teatro e le arti figurative, dando luogo a risultati sorprendenti.

Il giovane ma già popolarissimo attore Giorgio Pasotti, insieme al trio composto da Patrizia Bettotti al violino, Giampiero Sobrino al clarinetto e Andrea Dindo al pianoforte, venerdì 3 novembre alle ore 21 al Teatro Balzan di Badia Polesine (RO) proporrà i giochi di parole esilaranti e spericolati degli Esercizi di stile di Raymond Queneau col commento musicale dei grandi autori del Novecento francese, da Poulenc a Milhaud, da Fauré a Ravel. Lo spettacolo vuole essere anche un omaggio a Umberto Eco, che dell’opera di Queneau fece una storica e acrobatica traduzione-reinvenzione, qui puntualmente riproposta per il pubblico italiano.

Dai Tableaux vivants ai Tableaux d’une exposition: mercoledì 15 novembre alle ore 21 l’Auditorium Pollini di Padova ospiterà il celebre e pluripremiato pianista Mikhail Rudy, molto apprezzato anche come autore di video. La prima parte del concerto, La couleur des sons, prevede la proiezione del film che il pianista ha dedicato ai disegni preparatori e alla versione finale del soffitto dell’Opéra di Parigi affrescato da Marc Chagall, mentre dal pianoforte usciranno le note di tre musicisti le cui opere sono ritratte su quel soffitto: Gluck, Mozart, Wagner (nella trascrizione di Liszt). La seconda parte, Tableaux d’une exposition, vedrà l’esecuzione integrale dei Quadri di un’esposizione di Musorgskij e la simultanea proiezione del film che Rudy ha elaborato a partire dai disegni originali che Vasilij Kandinskij realizzò nel 1928 ispirandosi a quella musica.

Domenica 19 novembre 2017 alle ore 21, al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD), Sonia Bergamasco, attrice affermata sia a teatro che al cinema, sarà accompagnata dal pianoforte di Emanuele Arciuli, specialista del repertorio contemporaneo, nel melologo intitolato Metafisica dei tubi, dall’omonima autobiografia della scrittrice belga Amélie Nothomb (Prix du roman de l’Academie Française). Il melologo, cioè l’unione di racconto parlato e musica, qui si avvale della musica appositamente composta da Nicola Campogrande, noto anche come divulgatore e curatore di trasmissioni culturali per RAI Radio3.

Per lo spettacolo di fine rassegna, martedì 28 novembre alle ore 21.00, Musikè ha voluto sul palco del Teatro Sociale di Rovigo un attore che ha fatto la storia del teatro italiano: Ugo Pagliai. Insieme al Quartetto Prometeo, vincitore del concorso internazionale di Praga e attualmente il più richiesto tra i giovani quartetti d’archi del nostro Paese, Pagliai porterà in scena Lettera a mio padre, da Lettera al padre di Franz Kafka. La musica farà da contrappunto alla lettura del testo con il Quartetto n. 2 del grande compositore boemo Leoš Janáček, conterraneo e contemporaneo di Kafka: un quartetto che il compositore stesso intitolò Lettere intime. Un gran finale di stagione che crea un suggestivo collegamento con la mostra Le secessioni europee. Monaco, Vienna, Praga, Roma, in programma a Palazzo Roverella da settembre 2017 a gennaio 2018.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it

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