Lo spazio, ex stabilimento Mira Lanza nel primo quarto del novecento nella zona Marconi, gazometro e ponte di ferro con la sede dei sommozzatori dei vigili del fuoco, mantiene la sua funzione di spalla, come teatro “off” e sperimentale dello stabile di Roma con tenitura più breve nelle due sale, maggiore A e minore B, per consentire una più ampia visione e laboratorio di riflessione sulle proposte contemporanee emergenti, tra la fine di settembre ed i primi di ottobre. Vi saranno “short theatre” e creazioni tersicoree come”euforia” e “tank for hurting me” di E. Cosimi, poi tre giorni di “garofano verde” dal 28 al 30. Per i diritti omosessuali e la giornata dedicata alla cultura coreana. Nella seconda metà d’ottobre arriva il teatro ribelle di Eleonora Danco e quello da camera di R. Caporossi, mentre a novembre vi sarà spazio per due lavori di F. Scaldati. Prima “ombre folli” e poi “Totò e vice” insieme al “coraggio di dire no” di A. Albertin. Nell’altra sala, tra novembre e dicembre rivedremo qualche testo già collaudato: “Il ritorno di Casanova” di A. Schnitzler con la regia di F. Tiezzi, “Notturno di donna con ospiti” di A. Ruccello,”Hamletmachine” di H. M Muller, cui farà da pendant “Reparto Amleto” di L. Collalti che firma pure “Un ricordo d’inverno”. A Gennaio ci sarà “Mozart” di G. Cederna da W. Hildesheimer e per la giornata della memoria: “Tante facce della memoria” di F. Comencini e Mia Benedetta, seguito per 2 giorni da “Shoah”. Per la seconda metà di febbraio sono previsti “Settimo cielo” di C. Churchill e “La domanda della regina” di G. Manfridi e G. Chiarotti con regia di P. Maccarinelli. A marzo, dopo la mitologica figura sarda di “Accabadora” da M. Murgia, parodiata in televisione da Virginia Raffaele, largo a ”Disgraced” di A. Akhtar per la regia di Jacopo Gassman, lo show “Theatrum mundi” di Pippo Di Marca dal 20 al 25 e “Dieci storie proprio così” di G. Minoli dirette da E. Giordano. Il mese d’aprile riserverà una sala alla “Trilogia dell’amore/DANTE” ideata dal Brinchi e D. Spanò, poi ci sarà F. Dostoevskij con “I malvagi” con la regia di Santagata e “IVAN” per quella di S. Sinigagli. Tra i due lavori avrà luogo pure ”Emone” di A. Piccolo per la direzione di R. Di Florio ed Elchoes di H. Nayior, regia di M. Di Michele. Infine a maggio ”walking on the moon” di F. Morgan, avvicinandosi il 50°anniversario della prima passeggiata sul satellite, poi dall’8 al 13 “Mi sa che fuori è primavera”, progetto e regia di G. B. Corsetti e “Padiglione verdastro” dedicato alla sola drammaturgia, con Scarlini e dal 15 al 20 ”Viva l’Italia” di R. Scarpetti. Il 23 vi sarà il ricordo del mezzo secolo da “la primavera di Praga” e si chiuderà con l’attività degli ”under 25” per Dominio Pubblico fino al 3/06.
Susanna Donatelli