Per la X edizione della rassegna Sant’Elmo Estate il 15 luglio si è esibito Christian McBride in ‘New Jawn’ un termine intraducibile dell’area di Philadelphia.
Open stage il Mario Nappi trio formato da Mario Nappi al pianoforte, Corrado Cirillo al contrabbasso e Gianluca Mignano alla batteria che hanno proposto i primi tre brani tratti dal loro ultimo album dal titolo ‘Trilogy volume 2’. Il primo è una cover dei Beatles ‘Somenthing’, seguita da ‘All the things you are’ di Jerome Kern per concludere con ‘Trilogy’.
McBride presenta il nuovo progetto musicale New Jawn in quartetto con Marcus Strickland al sax, Josh Evans alla tromba, Nasheet Waits alla batteria, che li vedrà impegnati dopo Umbria Jazz ed il Sant’Elmo Estate 2017 il 18 luglio a Nizza (Francia) ed il 19 a Londra.
McBride è probabilmente il contrabbassista più significativo della sua generazione, in quanto racchiude la poliedricità di compositore, arrangiatore, bandleader e attivissimo didatta. Numerosi i suoi progetti attivi e le sue formazioni, infatti ad agosto si esibirà al festival jazz di Newport sia con la Christian McBride Big Band che con la The Philadelphia Experiment w/ Christian McBride, Ahmir ‘Questlove’ Thompson, Uri Caine & DJ L , mentre al festival di Montclair (NJ).
si esibirà con A Christian McBride Situation w/ DJ Logic, Rachel Z, Bernard Purdie, Adam Roger & Antoinette He.
Il quartetto proposto al Castello Aragonese sorprende per il dinamismo esecutivo dei componenti, dove McBride esprime un jazz interpretativo, complesso da un punto di vista esecutivo e dove le qualità individuali fanno la differenza, affiancato da giovani talenti sia ai fiati che alla batteria.
Josh Evans alla tromba si esprime in uno stile Gillespiano, dal fraseggio essenziale ed incisivo, mentre Marcus Strickland al sax unisce l’eleganza espressiva di Charlie Parker alle intuizioni di Ornette Coleman. Il vero asso nella manica è il batterista Nasheet Waits, il motore propulsivo del gruppo, indiscusso virtuoso dello strumento che maneggia con assoluta padronanza, spostandosi agilmente nei cambi di ritmo e stile.
Nella serata partenopea eseguiti omaggi a Thelonious Monk, Waine Shorter, mentre per i brani originali la composizione di Josh Evans dal titolo ‘Pier one imports’ una ballade molto suggestiva.
Di Christian McBride proposta ‘Brother Malcom’ un blues articolato dove lo stesso si destreggia con l’archetto sul contrabbasso.
Quasi in tutti i brani eseguiti McBride lascia che la melodia venga espressa in alternanza dalla tromba e dal sax, dando ampio spazio ai musicisti di esprimersi anche nelle singole digressioni.
Molto apprezzati i duetti tra McBride e Waits, dove si percepisce l’unione tra forza, tecnica e anima, grazie al fraseggio muscolare e sensuale della sezione ritmica.
Il progetto di McBride è una musica viva, da strada, da ascoltare, dalla dinamica senza limiti, con un suono profondo e mai scontato dalla pronuncia perfetta.
Laura Scoteroni