Umbria Jazz di Perugia, il 12 luglio 2017
Per l’edizione 2017 di Umbria Jazz il 12 luglio all’Arena Santa Giuliana si è svolto il concerto Hiromi Duet con la pianista giapponese Hiromi Uehara e l’arpista colombiano Edmar Castaneda.
Dal loro incontro musicale al Blue Note di New York il duo ha deciso di voler inserire l’appuntamento nella programmazione delle rispettive attività concertistiche, fissando a Perugia la successiva tappa nell’ambito della rassegna Umbria Jazz.
HIromi commenta circa la sua musica: ‘Non voglio dare un nome alla mia musica. E’ l’unione di ciò che ho ascoltato ed imparato. Ha qualche elemento di musica classica, qualche altro di rock o di jazz, ma io non voglio dargli un nome’.
Edmar Castaneda è un arpista, rappresenta una rarità nel mondo occidentale, in quanto la maggior dei musicisti di questo strumento sono donne, ma la particolarità è il suo virtuosismo stupefacente, dall’anima jazz e latina. Castaneda che si è trasferito da Bogotà a New York suona con un trio di cui è l’attrazione assoluta, tra gli altri artisti internazionali con i quali si è esibito, ha suonato in Italia nel 2015 con Eduardo De Crescenzo in ‘Essenze Jazz’.
Nella serata perugina, una vivacissima Hiromi dall’acconciatura dei capelli finto-indomabile, fermati da un cerchietto con strass da principessa, presenta i brani in un simpatico italiano stentato ed in inglese, dichiarando la felicità di essere sul palco di Umbria Jazz, che rappresenta per lei un luogo speciale.
In apertura eseguito un brano di Edmar Castaneda dal titolo ‘A Harp in NY’ con la melodia che diventa man mano più veloce, dove gli artisti si alternano nelle digressioni e nel trasformare lo strumento in sezione ritmica di accompagnamento.
Già dal primo ascolto affascina la sinergia del duo, l’intreccio dei loro stili, l’incontro di due diverse sensibilità musicali.
Proseguono poi con l’omaggio al grande bassista Jaco Pastorius dei Weather Report con un brano di Castaneda ‘For Jaco’ che ha evidenziato il talento dell’arpista, trasformando l’arpa in un contrabbasso, mentre Hiromi pone una lamina metallica sulle corde del piano creandone un effetto particolare, per alcune battute. Il gioco di rimando tra i due è molto apprezzato riscuotendo applausi a scena aperta. La pianista giapponese nelle digressioni manifesta il suono animo nero del jazz.
‘Place to be’ è il brano di Hiromi Uehara, molto melodico. Ascoltando la pianista quello che emerge dalla sua sonorità è la comprensione del suo discorso melodico, anche nelle digressioni con solo due note, risultando facilmente seguibile anche dai meno abituati al genere musicale
Una parentesi divertente il brano di Johm Williams dal titolo ‘Cantina Band’ , inserito nel primo film del 1977 della saga di Star Wars, dal ritmo charleston, che ha divertito il pubblico presente. Nel presentare il brano la pianista ha confessato di avee sempre desiderato suonarlo fin da quando era bambina, dedicando al pubblico presente.
A chiusura della serata ,musicale una piccola sinfonia di Hiromi su quattro aria ispirate ai quattro elementi, Aria-Terra-Acqua-Fuoco.
Ognuno dei brano ha una particolare sonorità e stile, dove il primo ‘The elements Air’ ha la leggerezza della sonorità disneyane, mentre ‘The elements Earth’ gioca sugli accordi bassi ed incisivi, con gioco finale di accordi a specchio ripetuti dal piano e dall’arpa, il simpatico incontro-scontro che evidenzia la loro bravura.
‘The elements Water’ rievoca come intro sonorità giapponesi, molto d’atmosfera, evidenziando nella sua composizione la giustezza delle note, quelle che si vorrebbero ascoltare, realizzando il desiderio musicale della melodia di chi l’ascolta per la prima volta.
L’ultimo brano ‘The elements Fire’ è di influenza latina, un tango velocizzato dai due strumenti, dove l’uno fa il controcanto dell’altro, ritmando sui rispettivi legni degli strumenti il tempo. Al termine il pubblico ha decretato una standing ovation.
Niente bis per il duo, che dopo gli applausi ha lasciato il palco senza rientrarvi, nonostante i richiami sul palco, lasciando il pubblico a bocca asciutta.
Una serata magica per i due talenti indiscussi nel panorama musicale che riescono a fondersi nell’esecuzione, perché sono veloci, tecnici, precisi, producendo vibrazioni ed energia, che catalizza l’attenzione del pubblico. Una magia come solo la musica sa fare.
Laura Scoteroni