Uscirà il 14 settembre al cinema ‘Gatta Cenerentola’ il film di animazione destinato ad un pubblico di giovani ed adulti, realizzato da 4 registi Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino Guarnieri e Alessandro Rack, con le voci di Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone e Alessandro Gassmann.
Presentato in anteprima alla 74° Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, ‘Gatta Cenerentola’ riprende, stravolgendola, la fiaba La gatta Cenerentola l’opera teatrale in tre atti, scritta e musicata da Roberto De Simone nel 1976. Il lavoro di De Simone si ispira alla fiaba omonima contenuta ne Lo Cunto de li cunti di Giambattista Basile, mescolando quest’ultima con altre versioni, scritte e orali, della stessa fiaba.
Molto applaudita a Venezia, con una standing ovation finale, il film ha visto tre anni di gestazione, difficoltà tecniche, sacrifici, ma alla fine gli applausi hanno dato il responso positivo a tanto lavoro.
Personaggi avvincenti, trasportati in una realtà malavitosa: un boss al posto del re, una ballerina invece della scarpetta di cristallo, una matrigna dal dialetto napoletano ex prostituta ed il principe azzurro sceso che dal cavallo diventa una guardia del corpo che difende la bella Cenerentola ed il boss dalle minacce dei mafiosi.
Le voci dei personaggi vedono per il Principe Azzurro quella di Alessandro Gassman, Maria Pia Calzone la matrigna, Massimiliano Gallo voce di Salvatore Lo Giusto detto ‘o Re, un trafficante di droga, Mariano Rigillo è invece il papà di Cenerentola e Renato Carpentieri il commissario di polizia.
La vicenda ha i colori tragici e le atmosfere cupe della tragedia, che narra le vicende di Mia, l’adolescente solitaria e muta, la Cenerentola del titolo, cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con se’ nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto.
La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘O Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio.
La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticata, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.
Laura Scoteroni