In data 25 settembre all’istituto Grenoble di Napoli, si è tenuta l’apertura del Napoli Film Festival, con il primo lungometraggio, L’Esodo film del regista Ciro Formisano.
Esso si presenta come un film verità che resta impresso colpendo dritto allo stomaco, al fegato e al core dello spettatore e punta i riflettori su una realtà, quella degli esodati che all’introduzione della riforma Fornero alla fine del 2011, si sono ritrovati senza lavoro e o licenziati senza pensione, essendo questa slittata di molti anni.
L’attrice protagonista Daniela Poggi (che quest’anno festeggia i suoi 40 anni di carriera) dichiara : «Quando il regista Ciro Formisano mi ha proposto il copione, si capiva che aveva le idee chiare su quello che voleva fare, dalle inquadrature alla fotografia, al linguaggio registico che voleva portare avanti. Sapeva che voleva un film crudo, realistico. Una storia che racconta un momento drammatico della vita di una donna, che si è ritrovata a vivere una realtà drammatica che ha toccato tante vite, tante famiglie e in cui tante persone si sono ritrovate a non sapere più come andare avanti. Ma questo è un problema dell’Italia, dove spesso e volentieri la politica si occupa della politica e non delle persone, dei cittadini. Nell’interpretare il ruolo di Francesca, mi sono affidata ciecamente al regista. Questo perché per me l’intero progetto filmico era convincente, anche la sceneggiatura, che molto spesso in alcuni prodotti televisivi pecca di professionalità»
Il film concorre al Napoli Film Festival nella sezione Nuovo Cinema Italia, alla presentazione vi era gran parte del cast: Daniela Poggi, Rosaria de Cicco, Kiara Tomaselli, Cinzia Mirabella, il regista Ciro Formisano e il casting director Andrea Axel Nobile. A completare il cast un’eclettica Rosaria De Cicco, che interpreta il ruolo inedito di una zingara, un ruolo apparentemente un po’ fuori dal contesto neorealistico del film, ma sicuramente efficace nella sua interpretazione.
Si sa che il successo del film però non è mai dato soltanto dagli attori protagonisti e dal regista ma anche dall’intero cast attoriale, per questo film molto valido: troviamo una eccezionale Cinzia Mirabella, che nei panni di una donna borghese, esasperata dall’ordine, vittima delle nefandezze del suo tempo, un’interpretazione che crea una contrapposizione tra lei e la protagonista che per un giorno si trova in una voragine di follia, a lavorare dalla signora in questione. Si continua con l’attore Inglese David White, che interpreta Petar, giovane tedesco bohemien, punto di riferimento della protagonista nella sua nuova, poi Carlotta Bazzu, giovane attrice sarda che interpreta Mary la nipote adolescente di Francesca. Poi troviamo Kiara Tomaselli, nel ruolo inusuale mai visto interpretato da lei sul grande schermo di una dark lady, tossicodipendente figlia della protagonista, per finire abbiamo Emanuela Tittocchia in un cameo in voce, nel ruolo della ministra Fornero.
L’attrice Cinzia Mirabella si pronuncia dicendo che L’Italia ha bisogno di film del genere che portino alla luce eventi bui e si dichiara contenta di essere stata scelta dal regista per ricoprire tale ruolo.
L’augurio che tutti si fanno è che tale film superi i confini campani ed abbia un respiro assai più grande e dunque nazionale come è giusto che meriti.
Marco Assante