Al Teatro Prati di Roma, fino al 10 dicembre 2017
Come si sa le passioni vitali e le scelte esistenziali principali vanno rinnovate giorno per giorno per non rischiare di vederle seccare e non dare più frutti buoni e genuini come all’inizio. Così avviene pure per la tematica centrale del primo lavoro della nuova stagione teatrale del Prati diretto con lungimiranza dal romano F. Gravina, che si ispira alla tradizione popolare della classe media, borghese del centro sud per operare un confronto tra ieri ed oggi con l’evoluzione del tempo. Un autore romano del genere, che è un celebre marchio di garanzia di successo,è Aldo De Benedetti di cui stavolta allestisce un “appuntamento d’amore”sulla consumata questione della gelosia, che oggi è più viva che mai,costituendo il “sale” dell’amore e provocando spesso uxoricidi o il “dramma della gelosia”. Tutti i particolari in cronaca, il noto film di L. Wertumuller che fece tanto scalpore all’epoca. Anche questa nuova produzione fa parte della gloriosa cineteca nazionale con la pellicola del 1981 di Stefano Vanzina: ”Il tango della gelosia” con P. Leroy, D. Abatantuono e M. Vitti. Tornando al teatro Prati, in “APPUNTAMENTO D’AMORE”, protagonisti principali sono i coniugi Damiani,felicemente sposati ed aristocratici,che non sono più desiderosi,l’uno dell’altra come prima, in quanto lui,dando il sentimento per scontato,si perde nei suoi affari di proprietario d’una vittoriosa scuderia ippica e nei progetti edilizi per la realizzazione di un “bel cottage”. Lucia,che non vuole perdere il centro dell’attenzione, finge di avere una sequela di corteggiatori,che le spediscono mazzi di rose rosse con il biglietto ardente d’amore “attendo e spero” e, lettere anonime.Conosciuta ed apprezzata per le sue pudiche virtù come le nostre eroine romantiche dell’ ‘800 è costretta a confessare all’architetto Massimo Lami la verità ed a fissare il convegno galeotto per il giorno d’un grande avvenimento sportivo della capitale,mandando una missiva anonima d’avvertimento a Giulio per verificare il suo amor proprio e dedizione coniugale. Da lì si scatenano tutta una serie di ”qui pro quo”, inconvenienti grotteschi ed esilaranti “sit com” per cui nel luogo dell’incontro intervengono pure di giovedì, giorno preferito dallo scrittore per la libertà delle massaie e colf,pure una giovane ragazza per la visita settimanale al professionista e lo stesso Giulio, che vorrebbe rendere alla moglie pan per focaccia, facendosi prestare la casa per una relazione galante. Anch’egli sembra di stare in un travolgente “vaudeville” di Feydeau o Labiche con porte che s’aprono e chiudono, quasi fossimo alle prese con un congegno d’alta perfezione ad orologeria. Come finirà?Naturalmente, non lo sveliamo per farvi gustare la pièce che conterrà una lezione didascalica illuministica sul carattere e la psicologia e l’intelligenza, dei tipi umani,la loro scaltrezza beffarda ed un regalo surreale per il presunto fedifrago amico del cuore e partner in “business”. Fino al 10/12 con la ditta Gravina, risate assicurate e sarcasmo sociale. Per marzo 2018, è atteso il suo esordio come soggettista e regista cinematografico con ”Un figlio a tutti i costi”.
Susanna Donatelli