Dal 6 al 18 marzo 2018 al Teatro Bellini di Napoli, via Conte di Ruvo 14
Il sindaco del Rione Sanità rivisitato in chiave contemporanea e rivoluzionaria, dando nuova vita al leggendario testo di Eduardo portandolo e virandolo sulle cronache attuali.
Il protagonista, Antonio Barracano (Francesco Di Leva), è “il sindaco” della Sanità. Qui amministra le vicende del rione, un “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”. In una sorta di ribaltamento del sistema legalitario, Don Antonio si avvale da anni dell’aiuto di Fabio Della Ragione (Giovanni Ludeno), un medico che, con la sua opera, sostanzialmente impedisce di portare alla conoscenza della Legge i risultati delle sparatorie e dei regolamenti di conti che avvengono nel quartiere. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, è così da sempre. Quando però gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), il figlio del fornaio, risoluto ad ammazzare il padre Arturo (Massimiliano Gallo), Don Antonio, cogliendo nel giovane la stessa determinazione che lo spinse all’omicidio in gioventù, si propone come mediatore avviandosi così all’incontro fatale con Arturo.
Il sindaco appare più giovane rispetto a quando lo interpretava Eduardo, Antonio qui è sulla trentina d’anni e tutti i personaggi, come la figlia e la moglie, risultano più giovani portando in sé anche aspetti legati alla criminalità organizzata napoletana e di certo questa riduzione dell’età ha virato rispetto a ciò a cui eravamo abituati su Antonio Barracano.
A comporre il cast dello spettacolo anche l’attore Massimiliano Gallo, Giovanni Ludeno e Adriano Pantaleo.
Martone dirige per la prima volta un testo di Eduardo in un allestimento che impegna realtà produttive diverse, Elledieffe/NEST Napoli Est Teatro/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, nella realizzazione di un progetto culturale dalla forte valenza politica e civile.
Sembra strano, ma volendo fare un confronto, nella commedia di Eduardo, c’era più lusso e ricchezza nella vita, una ricchezza di certo non nell’animo se si pensa ad alcuni personaggi, mentre ai giorni nostri si legge più miseria, più corruzione, più avidità nell’animo dei rispettivi caratteri e sembra d’improvviso che ci si catapulti in un episodio di Gomorra la serie con un Barracano che sembra essere un boss.
Marco Assante