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Uno spumeggiante Neri entra al 70° e come all’andata evita ad un coriaceo Trastevere la beffa contro la capolista Rieti in zona Cesarini (1-1)

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L’Incontro di cartello della 28° giornata, undicesima di ritorno, non ha smentito le sue prerogative, confermando la preparazione atletica, la caparbietà ed agonismo determinato dalle due compagini che però hanno dimostrato pure di temersi e dunque in campo hanno basato più le loro armi sulla carica muscolare ed il pressing che sulla tecnica, denotando di temersi reciprocamente e di non volersi scoprire più di tanto con una condotta accorta e psicologicamente nervosa bloccata dalla reciproca paura. Gli amaranto ospiti avevano dalla loro il rispetto dovuto alla fama meritata di robusta ed invidiata prima della classe, che godeva di un eloquente ”score” con 20 vittorie, 5 pareggi e due sconfitte, sancite da 67 reti fatte e 22 subite. Di fronte a ciò l’undici di mister Gardini, reduce dall’exploit di monterosi tornato in questa domenica al successo contro il budoni di Cerboni, doveva confermare l’ottimo stato di forma e magari cogliere un’affermazione di prestigio che assicurasse i “play-off”. Gli ospiti del coach Carmine Parlato,fattosi sentire con la sua forte ugola dalla panchina, si sono schierati con il modulo del 3-5-2, potendo accontentarsi anche del pareggio dopo la sconfitta interna dell’atletico Fregene contro il Tortolì, per bloccare sul nascere l’iniziative dei rionali, mentre costoro hanno adottato inizialmente il 3-4-3, con Cardillo, Lorusso e Bernadotto a tentare di forzare la retroguardia della squadra,che difendeva i colori della città ombelico d’italia. Perciò paradossalmente nel primo quarto d’ora sono stati più incisivi capitan Cuffa e Compagni, che sospinti dalla larga fascia di supporter al seguito per un totale di circa 1.500 spettatori in uno splendido pomeriggio di sole primaverile nella prima radiosa giornata dell’ora legale. Hanno sfruttato le ripartenze in contropiede con alcune distrazioni ed esitazioni in copertura dei locali, tanto che prima Scotto con un bolide dalla tre quarti prendeva la traversa e poi Caruso doveva uscire a valanga su Giunta, Perno di centrocampo insieme a Luciani, Scevola e Dionisi intorno al mezzo sinistro Cuffa. Questi per l’esperienza dei suoi 37 anni che ne facevano il più anziano con Scardala e Dionisi. Tutti e tre classe anni ottanta dopo questi rischia il Trastevere si riprendeva serrando le file e gettando nella mischia più freschezza,temperamento e vivacità, corsa sulle fasce che producevano prima un colpo di testa alto di Cordillo e successivamente un palo dello stesso ed una punizione dal vertice sinistro di Lorispo che Scaramuzzino salvava con l’aiuto del sostegno destro della sua porta. La gara era disputata in maniera vibrante,dura e spigolosa, con una condotta di calcio maschio all’inglese tollerata dal perugino Repace, ben assistito dal ligure Gavazza di Chiavari,che ci rammenta l’arbitro De marco uscito di scena nel momento di massimo rendimento. Noncia è l’alessandrino Baldissin di Novi Ligure, città del povero fischietto Farina designatore di serie B di cui porta anche il nome.La giacchetta nera lasciava qualche dubbio su un intervento in area su Cardillo, sul finale del tempo il quadrato Rieti tornava ad attaccare con la tecnica dei suoi elementi migliori e prima al 40° Sotto faceva la ”torre”per giunta che girava fuori in diagonale con una semi rovesciata, mentre al 44°su discesa a sinistra di Scotto, che in tale big match,è stato più agile e scattante, frenetico, prorompente sul fronte d’attacco, di Marcheggiani cannoniere “leader” dei suoi. Il fluidificante Biondi era pronto a ricevere il fendente trasversale tagliato ed abbattere da due metri Caruso, penetrato senza marcatura nell’area di casa. Colpiti a freddo,i ragazzi di Gardini andavano al riposo sotto shock e nell’intervallo Mister Parlato sostituiva l’evanescente ISPAS con il più arcigno Tiraferri, dovendo naturalmente fronteggiare imprevedibile forcing del Trastevere per risalire la china come all’andata allo stadio M. Scopigno di Rieti, in cui si riuscì a rimontare addirittura tre reti. Per la voglia di pareggiare dei Romani l’incontro gli veniva scorbutico e dovevano essere ammoniti prima Cuffa e poi Scardala per scorrettezze, che tra l’altro si beccava con il pubblico Quirite insieme all’estremo difensore Scaramuzzino per il loro nervosismo e scarso fair –play, mentre Gardini inseriva Mastromattei per Riccucci e Neri per Cardillo per rafforzare la spinta al centro campo passando alla disposizione del 4-4-2 che aveva in Cotani e nel giovane Chinappi gli uomini più appariscenti e di propulsione.Il Rieti irrobustiva il centro campo con Cericola per il goleador Marchigiani 12 reti finora all’attivo, dovendo preservare il vantaggio adesso in bilico, in quanto in campo era il Trastevere a dettare legge con gli sganciamenti a sinistra con Neri e Martorelli che pungevano con cross radenti, su cui gli ospiti si salvavano in corner per un totale di 6 a 3 per il Trastevere. A cinque minuti dalla fine c’era spazio per l’ultimo avvicendamento sulle due sponde: tra i bianchi di casa entrava La Rosa per un ulteriore spinta offensiva, il che costringeva il tecnico ospite parlato a togliere intelligentemente una punta come scotto per un altro marcatore come Tirelli. L’accesa tensione nervosa in campo negli ultimi minuti portava ad altri formazione del presidente Betturri ovvero il difesore Fatati e per il suo omologo Sabino Cericola. Si arrivava al 90° senza emozioni ma la sorte teneva in ebollizione gli animi dei tifosi per altri 4 minuti di recupero visti i cambiamenti operati dalle panchine ed i soccorsi prestati dagli staff medici in alcune circostanze di gioco,così come all’andata accadeva quanto sembrava più ipotizzabile,ma in cui molti aficionados locali ancora speravano. Su sgroppata di Lorusso a sinistra ed apertura invitante sul l’altro fronte, con un ottima visione geometrica di schema perforante, Neri ben calcolato il suo innesto, che prima aveva calciato al volo alto in diagonale,concedeva il bis della doppietta dell’andata,toccando l’esterno destro fulminante in porta per la gioia dell’osannante platea locale che vedeva scongiurata l’atroce beffa. Era infatti il risultato giusto con due goal fotocopie per ingenuo disattenzione delle difese,tuttavia nulla cambiava in classifica per le due formazioni, poiché il nuovo mezzo falso dell’Albalonga con il Flaminia, dopo quello con il Tortolì, sempre a reti bianche, rafforzava il primato del Rieti a sei giornate dal termine ed il Trastevere dal canto suo non solo rendeva amara ancora una volta agli amici Amatriciani come diceva il vice presidente D’Alessio all’orgoglio di Betturri per i suoi giovani, bensì allungava sul Cassino sconfitto inopinatamente ad Anzio che è sempre ultimo in classifica, mantenendo l’identico vantaggio di tre punti su Latina fermato ad Aprilia sul pari. L’altre due squadre capitoline erano fermate dalle sarde: il Lanusei, dopo l’impresa del Trastevere stadium con la bella statua in bronzo davanti del leone,batteva in casa l’Ostia Mare, mentre la Nuorese passava al Gianni di San Basilio. Dunque si sono finalmente svegliate e l’unica a cadere è stato il budoni a Monerosi, mentre nel derby di San Teodoro con il latte dolce è maturato un bel pareggio ricco di reti. Speriamo che il Trastevere torni con un risultato positivo da Budoni per trascorrere una meritata felice Pasqua: auguri a tutti ed appuntamento al’8/04 contro il Cassino.

Giancarlo Lungarini

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