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“Pino è, Napul’è, Il San Paolo è”. L’Italia intera canta Pino tra pioggia di critiche da parte del pubblico e dei grandi esclusi

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Napoli, stadio San Paolo, 50 mila persone, Rai 1, 7 Giugno. Numerose critiche per il concerto tributo a Pino Daniele. I napoletani han criticato negativamente la scelta degli artisti: << Napu’è ma Napoli e i cantanti napoletani non c’erano>> a detta di molti. Ma si sa che Pino era ed è inimitabile per via di quel blues già a partire dalla voce.

“Napoli è molto più che pizza e mandolini”. Come dirlo meglio di Lorenzo Jovanotti, e forse e proprio per questo che la cultura napoletana è stata “colonizzata” e messa a totale disposizione di molti big certo, ma di ogni regione d’Italia, non di certo solo campani. Non c’èra un presentatore ( scelta discutibile forse, ma giustificata dal fatto che era la musica di Pino e i ricordi degli artisti a presentare) , i raccordi sono video che ricordano Troisi, i vari momenti della storia di Pino, oppure dei narratori come Pierfrancesco Favino, Giorgio Panariello, Vincenzo Salemme o Alessandro Siani, che recitano poesie, raccontano storie, completano il mosaico che ricostruisce il ricordo di Pino Daniele. L’inizio di Jovanotti è un vero fuoco d’artificio, un’esplosione, appena smorzata subito dopo dal lungo monologo di Siani, fino a che la musica non ha ripreso la scena. Sono un esercito: Paola Turci, Gianna Nannini, Giuliano Sangiorgi, Emma Marrone, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti che canta O’ scarrafone e ricorda una canzone che alla lettera recitava: “questa Lega è una vergogna” e ovviamente si alludeva alla Lega che oggi è al governo nel nostro Paese.

Giorgia è stellare cantando Questo immenso, Francesco De Gregori la prende alla lontana chiamando accanto a sé Enzo Avitabile e il suo cuore napoletano, per proporre la “sua” Generale, perché era una delle preferite di Daniele, Baglioni si prende Alleria, quintessenza di quello strano rapporto tra solarità e malinconia, Elisa e Fiorella Mannoia e l’emotività di Quando, capolavoro sublime, la canzone nata da un rapporto di affinità elettive con Massimo Troisi, e poi la spavalda sfrontatezza di Je so pazzo riletta da un altro duetto al femminile, Elisa e Gianna Nannini, che poi resta sola per affrontare Anna verrà, in una dedica incrociata a Pino Daniele e Anna Magnani. Ci sono tante donne a rileggerre le sue canzoni, com’è giusto, per le figure femminili che emergevano dalle sue canzoni, ma anche per le tante collaborazioni, molte delle quali sono ben rappresentate questa sera, da Giorgia a Irene Grandi. La Mannoia è un fiume di emozioni e lacrime, Venditti, come il suo amico De Gregori, sceglie una “sua” canzone, Notte prima degli esami ( l’unico a non omaggiare Pino con una cover e visto i risultati forse è stato meglio cosi).

Ci si mette anche Massimo Ranieri a scovare una Cammina cammina che racconta con l’intensa delicatezza del genio di Pino di un incontro con la morte. La notte è lunghissima con oltre 4 ore e mezza di concerto e gli artisti continuano a salire su quel palco da Tiromancino e Ornella Vanoni, Giuliano Sangiorgi con Marco D’Amore ( Gomorra) a Il trio lirico de Il Volo on i napoletani che hanno condiviso la storia di Pino portati a tarda notte.

Di certo molti di questi cantanti c’entravano davvero poco, per storia e cultura, con Pino Daniele,ma anche i comici come Giorgio Panariello ( toscano) e Enrico Brignano ( romano) di fatto il più fischiato dell’evento a dispetto di un Gigi D’alessio o Nino D’angelo e del poco spazio dato a Massimo Ranieri, Vincenzo Salemme ed Alessandro Siani, tanto da aver trascurato l’orgoglio partenopeo a favore degli ascolti televisivi o la scelta della casta, come ha dichiarato sui social un arrabbiato Nino D’angelo. Canzoni stonate e storpiate sia nella melodia che nella lingua napoletana, mentre i pochi artisti napoletani presenti sono stati relegati a fine serata per dare spazio ai nomi altisonanti della musica italiana e si sa che lo showbiz è crudele e spietato ma per una volta queste regole andavano accantonate a favore dell’arte e del rispetto dell’arte e per la scomparsa di un’artista a dir poco incredibile. Gli elogi alla napoletaneità di Renzo Arbore, Edoardo De Filippo. Che bellezza! Questi i momenti invece da ricordare.

Poi tutto spinge poi al finale che tutti aspettano, ovvero a uno stadio intero che canta Napul’è, ma non prima del bellissimo duetto virtuale di One Day, brano registrato dallo stesso Pino Daniele ed un emozionante, seppur di certo impreciso vocalmente, Biagio Antonacci.

Non c’è più bisogno di niente e di nessuno. Il popolo canta la canzone del suo eroe, e un coro, è la condivisione più bella che si possa immaginare, ed è il finale di una storia che non dovrebbe mai finire anche perché questa storie non è finita 3 anni fa con la morte di questo immenso artista, poiché la sua arte e la sua musica e tutto il dolore impresso in quella voce black gli han permesso di essere immortale e immutato nel tempo.

Marco Assante

Ecco la scaletta completa di tutte le esibizioni
Pino Daniele (video): “Yes I know my way” (con freestyle di Jovanotti)
Jovanotti: “Putesse essere allero”
Biagio Antonacci: “Che Dio ti benedica”
Biagio Antonacci con Alessandra Amoroso: “Che male c’è”
Giuliano Sangiorgi con Emma e James Senese: “Quanno chiove”
Giorgia: “Questo immenso”
Francesco De Gregori: “Generale” (con interventi in napoletano di Enzo Avitabile)
Eros Ramazzotti: “‘O scarrafone”
Eros Ramazzotti: “A testa in giù”
Eros Ramazzotti con Jovanotti e James Senese: “A me me piace ‘o blues”
Claudio Baglioni: “Alleria”
Claudio Baglioni: “Io dal mare” (con la chitarra di Pino Daniele)
Elisa e Fiorella Mannoia: “Quando”
Antonello Venditti: “Notte prima degli esami”
Elisa e Gianna Nannini: “Je so’ pazzo”
Gianna Nannini: “Anna verrà”
Fiorella Mannoia; “Sulo pe’ parlà”
Fiorella Mannoia: “Senza ‘e te”
Clementino: “‘Na tazzulella ‘e cafè”
Il Volo: “O’ sole mio (It’s now or never)” / “Je sto vicino a te” / “I say I’ sto ccà”” (duetti con Pino Daniele in video)
Francesco De Gregori: “Anema e core” (con la moglie Alessandra Gobbi)
Giuliano Sangiorgi: “Mal di te” (con Marco D’Amore di “Gomorra”)
Ornella Vanoni con Federico Zampaglione: “Anima”
Massimo Ranieri: “Cammina cammina”
Massimo Ranieri con Giuliano Sangiorgi: “Un posto ci sarà”
Fiorella Mannoia con Giuliano Sangiorgi: “Terra mia”
Emma: “Io per lei (duetto con Pino Daniele in video)
Emma con Francesco Renga e James Senese: “Musica musica”
Alessandra Amoroso: “Dubbi non ho”
Irene Grandi: “Se mi vuoi” (duetto con Pino Daniele in video)
Mario Biondi con Il Volo e James Senese: “Notte che se ne va”
Giuliano Sangiorgi e Federico Zampaglione: “Nun me scuccià”
James Senese e Enzo Avitabile: “Tutta n’ata storia”
Teresa De Sio e Paola Turci: “Lazzari felici”
J-Ax: “Anni amari” (duetto con la voce di Pino Daniele)
Nuova Compagnia di Canto Popolare con Tony Cercola e Raiz: “Donna Cuncetta”
Biagio Antonacci: “One day” (duetto con la voce di Pino Daniele)
Finale: “Napule è” voce di Pino Daniele, sax di James Senese

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