All’Auditorium della Conciliazione di Roma
I diversi impegni lavorativi non gli hanno permesso di vederlo prima. Ma ora ha recuperato. Sting ha potuto immergersi nel “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”, uno spettacolo olistico sulla genesi dell’opera michelangiolesca. «Circa tre anni fa, in Toscana, i produttori ed il team creativo mi hanno chiesto se volessi scrivere qualcosa per questo importante progetto. – ha raccontato il cantautore inglese -Ne sono stato attratto, perché ho visto diverse volte la Cappella Sistina, ma senza mai comprenderla nella sua completezza, essendo così grande. Guardando lo spettacolo,sono grato di esservi stato coinvolto.» E’ di Sting, infatti, il tema principale, “Dies Irae”, che chiude un climax emotivo di circa 60 minuti.
Un tempo relativamente breve per una densa commistione di linguaggi, che spaziano dalla danza alla recitazione, dalla fotografia alla scultura e al cinema. Il live show è firmato da Marco Balich (direttore artistico e produttore di notevoli eventi internazionali, come le Olimpiadi di Rio, 2016, e quelle invernali di Soči, 2014) ed è prodotto da Artainment Worldwide Shows, con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani. La regia dei grandi eventi è riprodotta, in scala, all’interno dell’Auditorium, a tutto vantaggio della platea, che si ritrova come nella Cappella Sistina, grazie alle proiezioni di immagini a 270°.«Un ottimo strumento didattico», dice Sting. In effetti, questo “Giudizio Universale” è stato visto già da molte scolaresche romane, poiché rientra nel progetto educativo ‘Artainment School’, promosso in collaborazione con la Fondazione Bracco, impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.Fortemente evocativo. Il pubblico acquisisce informazioni sulla Roma cinquecentesca, sui papi, Michelangelo e le motivazioni che hanno fatto della Cappella Sistina un monumento imperituro di teologia visiva. Le voci fuori campo che traghettano attraverso i secoli sono quelle di Pierfrancesco Favino, per la versione italiana, e di Susan Sarandon, per quella inglese.Il target è principalmente straniero, e per contenuti e per format.Vero è che in Italia l’artainment si sta facendo conoscere ora, proprio con i codici di questo intrattenimento dal vivo, ad immersione totale. L’esperienza sta riscuotendo risultatipositivi, tanto da far pensare ad una seconda fase (il tour mondiale dello show) e ad una terza (stesso format per altri capolavori universali). Magari si riuscisse a serializzare Sting. Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel Auditorium della Conciliazione.
Maria Vittoria Solomita