Mi fa piacere comunicare che l’artista Luciano Radicati, del quale ho avuto il piacere di parlare più volte, ha stabilizzato la sua attività espositiva presso l’Antichità Vicolo Buio di Cortona (situato nell’omonimo vicolo), dove sarà possibile da questa estate in avanti ammirare le sue creazioni, che ormai conosciamo bene.
Il suo segno è perfettamente distinguibile, questo grazie ai colori che egli crea da solo e contribuiscono a donare alle opere un’aura perfettamente distintiva. L’artista unisce con grande efficacia la sua capacità tecnica e figurativa coi concetti spirituali che emergono dai suoi lavori, dove vengono creati mondi a sé stanti, in cui lo spettatore s’immerge inebriandosi di questa forza incorporea, ma anche così materica, che questi pezzi esalano, visto e considerato l’attento lavoro di Radicati, in grado di donare uno spessore concreto alle sue creazioni. Per comporle egli fa uso spesso di oggetti di recupero, dando luce a pitto-sculture e offrendo così all’oggetto di rivivere di nuova vita, diventando esso stesso opera d’arte. Questo aspetto lo troviamo sia nei dipinti, nelle sculture e anche nei gioielli, in cui l’artista aretino rielabora liberamente le antiche forme etrusche, portandoci infine un prodotto esteticamente attraente e anche originale.
Mi fa piacere poter affermare infine che dopo anni Radicati è finalmente tornato anche al disegno, tecnica che era stata abbandonata negli ultimi tempi, ma che ora è riemersa con nuova ispirazione insieme ai soggetti a lui cari – teste stilizzate, mitologici cavalli, pesci saltellanti -, tanto è vero che in questo senso è nata una serie tutta da scoprire.
Stefano Duranti Poccetti