“Belle Ripiene” è uno spettacolo di prosa tutto al femminile, che tende a chiedere allo spettatore c’è un nesso tra amore e cucina?
La cucina è un tema sempre più ricorrente in tv, con tutti i vari programmi a essa dedicati, e con questa commedia la cucina approda letteralmente anche a teatro
Lo spettacolo è una ‘gustosa commedia dimagrante’ ambientata in una vera cucina, tra pentole e fornelli. Nei panni di Ada troviamo Tosca D’Aquino; Dada è Samuela Sardo; Ida è interpretata da Rossella Brescia; e Leda da Roberta Lanfranchi: le protagoniste di “Belle Ripiene” cucineranno delle vere pietanze, ognuna con la propria estrazione geografica dal Salento a Napoli, da Roma all’Alta Padana, e ‘accenderanno’ un confronto sul loro rapporto coi rispettivi uomini e le rispettive più o meno realizzate esistenze.
Al termine di questo racconto ‘dimagrante’ toccherà al pubblico condividere con le attrici i piatti cucinati, ma non certo i loro uomini, che rimarranno relegati tristemente nella lista dei ‘cibi proibiti’ dal dietologo dell’amore.
Con la consulenza enogastronomica dello Chef Fabio Toso e il patrocinio della Federazione Italiana Cuochi e Lube Cucine, lo spettacolo è anche un’occasione per gustare a sorpresa assaggi appetitosi e insoliti: appositamente per la commedia è stato creato lo “Scrigno Belle Ripiene”, un piatto a base di cime di rapa, guanciale croccante, pomodoro piennolo confit e fonduta di stracchino.
“Belle Ripiene” è prodotta da Il Sistina; le scene sono di Teresa Caruso; i costumi di Cecilia Betona; le luci di Daniele Ceprani; e il suono di Domenico Amatucci.
In replica fino al 4 novembre al Teatro Augusteo di Napoli, lo spettacolo non fa smettere neanche per un secondo di ridere. E’ una Sex and the city versione cooking, con appunto 4 donne che provengono da diverse regioni d’Italia ma tutte accomunate da un triste e affliggente destino verso il sesso opposto. C’è Roma con la Sardo, c’è Napoli con la D’acquino, c’è la Puglia con la Brescia( perdonate il gioco di parole) e c’è la Lombardia con la Lanfranchi ma sta di fatto che a tavola non esistono barriere territoriali che tengano e cosi come con gli uomini, è sempre un destino segnato dal quale non si può sfuggire.
Le quattro donne reggono tutte benissimo il palco, ma la prova d’attrice vera la supera di certo la D’acquino, attrice più navigata rispetto alle 3, che si dimostra un pizzico sopra le altre e da il giusto ritmo.
I quattro personaggi che riempiono tutti e due gli atti sono ben costruiti e non si fissano sui classici stereotipi ed è alquanto “deliziosa” la scelta di abbattere il muro della quarta parete teatrale, scendendo tra il pubblico, che di fatto è stato molto caloroso ed ospitale con le 4 chef. Battute non banali, non volgari e per niente sessiste come a volte scade la commedia dove il luogo comune è sempre dietro l’angolo.
Giorni e orari spettacoli: venerdì 26 ottobre ore 21; sabato 27 ottobre ore 21; domenica 28 ottobre ore 18; martedì 30 ottobre ore 21; mercoledì 31 ottobre ore 18; giovedì 1 novembre ore 21; venerdì 2 novembre ore 21; sabato 3 novembre ore 21; domenica 4 novembre ore 18.
Marco Assante