“Sputkin” non è solo il titolo del tredicesimo album di Luca Carboni; bensì è una sorta di progetto artistico che riguarda anche e soprattutto lo spettacolo, che il cantautore bolognese sta portando e porterà in giro per l’Italia proseguendo cosi a suon di musica fino a novembre.
Venerdì 26 ottobre, Luca Carboni si è esibito dal vivo a Napoli alla Casa della Musica, dove è stato accolto da un pubblico di ogni età; la voce di Luca è sempre efficacemente malinconica i testi sono ricchi di parole quotidiane. Il tutto è stato movimentato con grandissimi effetti scenici con schermi e led.
Tra un brano e l’altro Carboni racconta in maniera ironica stralci della sua vita, lo spettacolo ripropone altrettanti stili musicali, offrendo al pubblico oltre 30 brani proponendo una scaletta molto fitta e ben strutturata in cui compaiono tutti i suoi successi come “Mare Mare”, “Un fisico bestiale”, “Farfallina” a “Persone Silenziose”, fino ad arrivare “Una grande festa”, rivelatasi un tormentone di quest’ultima estate.
Uno straordinario ingresso sul palco che ha visto Luca scendere dallo spazio e atterrare con il palloncino Sputnik, accompagnato dalla sua chitarra. Parola d’ordine del live Sputnik, presente sulla chitarra di Luca, sul pc del dj, nelle magliette indossate durante il live. Il live si conclude con il suo ritorno nello spazio.
Lo “Sputnik Tour” è atterrato al Palapartenope di Napoli, nella Casa della Musica un parterre pieno ed eterogeneo , adulti che conoscono Luca da trent’ anni , giovanissimi che apprezzano quello che racconta, ma anche bambini, forse ispirati dai loro genitori o più semplicemente perché la musica di Luca Carboni è semplice , orecchiabile, ballabile ma soprattutto Made in Italy.
È stato un successo questo concerto a Napoli, grande entusiasmo del pubblico e Luca Carboni che sul palco, ha ripercorso praticamente quasi tutta la sua carriera musicale, 22 brani più un bis di altri 4, in quasi 2 ore di live, un vero e proprio racconto impreziosito di immagini in cui, a partire dagli anni ’50 fino ad arrivare a oggi, attraversa i momenti più importanti della sua storia personale e della stessa società. Lo hanno accompagnato in questo bellissimo concerto, Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre e Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere e synth.
Marco Assante