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”Prestazioni straordinarie”. Difficoltà alle prime armi

Data:

Al Teatro de’ Servi di Roma, fino al 16 dicembre 2018

Il compito più semplice per chi è chiamato a parlare d’un argomento od a redigere un testo scritto è far tesoro dei segreti e dell’esperienze, dei requisiti essenziali,del proprio lavoro, soprattutto se questo è stato ricco di successi e soddisfazioni personali. Tale premessa vale bene per il copione redatto dalla talentuosa e riconosciuta stella del palcoscenico MICHELA ANDREOZZI, che ormai è un’affermata icona romana dei teatri,dopo essersi sudato questo generale riconoscimento con i suoi ”assolo”, brillanti ed umoristici da ”Era il tempo delle mele” va ”la tv del carosello”. Ecco dunque la protagonista dello spettacolo dei Servi, è ancora agli inizi e recita una tantum, occasionalmente, per cui è sempre alla ricerca d’un provino, mentre il marito, stanco dei film porno che gli venivano fatti realizzare per le sue eccezionali misure fisiche, diffondendosi sempre più l’amore virtuale,tenta di rimediarsi un impiego che lo porti lontano da casa, in quanto sta diventando sempre più svogliato ed inetto,con la moglie che non lo sopporta perché sfogare freneticamente i suoi impulsi sessuali su di lei. Cristiana Vaccaro e Fabrizio Sabatucci sono gli spassosi e satirici interpreti della pièce, che si calano perfettamente in più ruoli,figurando pure come psicologi che,con perspicaci ed accurate sedute psicanalitiche, tirano fuori dai loro pazienti la voglia di non smettere la rincorsa alla parte sospirata d’attrice,malgrado il regista CIRELLI non sia un nome di garanzia, mentre lui,dopo essere stato grottesco e ridicolo nelle vesti di un commesso “gay” d’un negozio di lusso di scarpe, assurge alle funzioni di pubblicitario manager,cinematografaro “talent scout” e comincia a riassaporare lusinghiere gratificazioni, come il riprovare il piacere brivido della sessualità grazie alla psicoterapeuta, abile a fargli superare complessi ed inibizioni. Naturalmente per dirigerli in queste molteplici sfaccettature servirà un esperto e lungimirante regista,che l’autrice ha individuato nel suo compagno di vita Massimiliano Vado che ha allestito una sbrigliata ed introspettiva commedia realistica con una luce finale di speranza, non comune in codesti tempi. La scenografia espressiva d’interno medio-borghese è di P.Satiro.La divertente commedia si replica al teatro dei SERVI fino al 16 dicembre 2018.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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