Domenica 24 febbraio alle 20.30, ha preso il via la terza edizione di Take Me To Church, rassegna musicale organizzata da Apogeo Records all’interno del Rione Sanità di Napoli. Sono anni ormai che la Sanità, quartiere malfamato di Napoli, sta risorgendo con molti progetti e iniziative di matrice artistica, e il popolo napoletano non può che esserne fiero.
La casa discografica made in Naples ha già prodotto oltre una ventina di dischi di inediti, lo studio si trova all’interno della chiesa di San Severo fuori le mura. Chiesa ricchissima, dove al suo interno, oltre allo studio, vi sono anche bellissimi affreschi su muri dove spicca un rilievo di Sant’Antonio e delle catacombe, non ancora aperte al pubblico causa lavori interni.
Apre il concerto alle 20:30 Alessio Arena, artista molto conosciuto in Spagna, che dopo aver cantato delle sue canzoni, lascia spazio al cantante pugliese,
Ad inaugurare la kermesse il cantautore tarantino Renzo Rubino accompagnato dai pianisti Roberto Esposito e Fabrizio “Faco” Convertini. Presi di mira dall’artista tra una canzone e l’altra, i tre sono molto complici tra loro e quest’alchimia sul palco la si percepisce eccome.
Per la prima volta, un insolito trio ha vestito sonorità nuove il “Mondo Rubino”: tre pianoforti, cosa assai insueta e poco vista, per un concerto da camera che approderà nei club e nei teatri della Penisola.
La voce graffiate e vocalmente dotatissima di Renzo Rubino emoziona il pubblico, che si lascia comunque andare in giri di valzer assieme al cantante, nonostante il contesto sacro in cui si trovano. Rubino è un’artista con la A maiuscola, e in questa serata è stato particolarmente spiritoso e divertente, raccontando aneddoti come quello sul cantare per Albano alla festa della Madonna o delle emozioni di cantare a Sanremo e concedendo bis in base alle richieste proveniente dai fan in chiesa. Infatti il concerto si chiude proprio con i suoi brani sanremesi, dove Renzo ancora si emoziona a cantarli e di fatto qui la sua performance vocale è stata ancora più eccelsa.
Marco Assante
