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Lorenzo Cacciatore: “non chiamatemi coach”

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Il Corriere dello Spettacolo oggi apre le porte a Lorenzo Cacciatore, classe 1970, che ci parla della sua attività che svolge all’interno del suo “Dreaminaction Communication Project”. Si tratta di una realtà trasversale che opera sia per gli enti accreditati che erogano servizi di formazione finanziata al mercato, sia per le imprese che intendono avvalersi autonomamente di trainer e/o consulenti dall’esperienza comprovata, sia per i privati che desiderano seguire percorsi di crescita professionale e/o personale, per valorizzare al meglio le proprie capacità e/o accrescere il proprio livello di consapevolezza e di benessere interiore. Quindi parliamo dell’attività che svolge un Coach, in un contesto in cui lo stesso Lorenzo non si definisce propriamente tale bensì “un ricercatore, un osservatore, uno con la lanterna nel buio assordante e profondo del silenzio e dell’irrequietezza”. “Sono una Voce del Verbo Essere del tempo Presente e dal modo Infinito”, – afferma Lorenzo – e aggiunge “accompagno le Anime che la Luce l’han oramai quasi smarrita lungo l’impervio percorso che conduce al Risveglio e alla Consapevolezza”.

Benvenuto Lorenzo, ci puoi spiegare meglio cosa intendi con precisione per “Sono una voce del Verbo essere del tempo Presente e dal modo Infinito”?

Quando cerchi dentro Te e Ti ritrovi, scopri che chi cercavi in realtà non eri che Te medesimo in quel che T’apparteneva. Quando poi comprendi che ciò che Sei non è che una Parte dell’intera Esistenza, allora capisci che il Tuo Essere non è che una Voce di quel Verbo capace di coniugare l’Adesso a quel modo che, senza misura, Ti espande.

Quindi intendi dire che coloro che hanno perso la luce o l’han quasi smarrita la possono trovare partendo dal proprio Sé, o meglio cercando dentro di sé. Quindi, cercando dentro di te, percorri un percorso che ti conduce al Risveglio e alla Consapevolezza. È questo ciò che vuoi dire?

Ti risponderò così: “Cerca la strada che conduce all’Essere e di lì ritroverai chi d’infondo, in realtà, non s’era mai mosso.” Per trovare devi prima di tutto ritrovarti e prima di ritrovarti devi per primo voler ritrovare. L’impervio percorso a cui mi riferisco è ciò che oggi, attraverso la metafora, identifico col buio e l’incertezza; due fattori che allora, per primi, interpretai e che attraverso d’essi ora, per paradosso, conduco. Per scoprire bisogna riscoprire. Tempo fa scrissi: “L’obiettivo è una tappa tra le tappe il cui fine è il percorso suo medesimo”. Ora rammento ciò che qualcun altro scrisse: “Cercate e troverete.”

All’interno del “Dreaminaction Communication Project” come svolgi la tua attività? Qual è il tuo metodo di lavoro?

Io opero attraverso l’introspezione. Il mio principio si basa sull’auto responsabilizzazione proprio perché come hai sintetizzato bene Tu col titolo, io credo fermamente che nessuno sia Maestro di nessuno e che al contrario ciascuno debba ritrovare nel Sé il Suo Maestro. Chi mi chiama con gli appellativi più disparati come quelli che gravitano all’interno della mia professione infatti, non lo fa su suggerimento mio ma perché identifica con quel “titolo” la sua riconoscenza e questo non lo dico per quel vanto che nemmeno lontanamente m’appartiene bensì per ricalcare quel processo di causa-effetto che ogni giorno promuovo tra i miei corsisti e che mi piace pensare come, il mio impegno sociale: “La mia missione”.

Detta in parole più semplici, Tu proponi una consulenza in cui lo strumento principale è l’introspezione, cioè il dialogo che conduce il cliente alla riflessione, all’autoanalisi, volto a trovare il proprio Verbo essere, a cercare dentro di Sé, trovando se stessi. Da qui arrivano quel Risveglio prima citato e la Consapevolezza, in un contesto in cui si sviluppa un processo di crescita e recupero della propria autostima. Giusto?

Sì, proprio così. Il fondamento, il cardine intorno al quale gravitano le mie consulenze e tutti i miei corsi, professionalizzanti e non, a prescindere dalla loro materia e/o dai loro argomenti, vedono nell’auto valorizzazione, quel “taglio”, comune e denominatore, attraverso il quale invito le Persone ad osservarsi per osservare, ad approcciarsi per approcciare e a gestirsi, per gestire.

I vostri progetti formativi sono strutturati e dedicati all’avvio e/o alla riorganizzazione delle reti di vendita. È un punto questo che non ho compreso: cosa intendi con “l’avvio e/o la riorganizzazione delle reti di vendita”?

Così come per la formazione anche per la consulenza Dreaminaction, forte della sua esperienza e applicazione metodologica, svolge anche attività di supporto alle attività che intendono proporsi per la prima volta sul mercato (Start-up) e/o a quelle che necessitano di un nuovo riassetto commerciale e questo sia durante tutta la fase di selezione del personale addetto, sia durante quella più operativa dell’affiancamento.

Come nasce questo tuo impegno ad accompagnare le anime smarrite, come ci dici?

Questa volontà, nasce da quel paradosso che, solo poi, riscoprii corrispondere a quella spossante ed estenuante mia ricerca che non sembrava avere altro sbocco se non quello della mia cura e del mio benessere personale. È da qui che nasce, da quell’aver per primo calcato, da quell’essermi per primo osservato. Perché per accompagnare “in quel lì, dove d’ombre e di dubbio v’è chi s’è rivestito”, bisogna per forza di cose per primi: passarci, individuar la “Via” e posizionar la bussola su quel cardine che al centro conduce. Perché il baricentro del proprio successo non è che il viatico del proprio cammino e la flebile voce che instancabile e puntuale ci ridefinisce. È da qui che tutto prese e prende forma, da qui l’applicazione trasversale che, in seguito, scelsi di condividere.

Non l’ho detto prima, ho pensato di lasciarlo dire a te, voi svolgete le vostre attività in aula, on-line, on the job a domicilio e outdoor. Avete una sede fisica dove le persone si possono rivolgere? E per quanto riguarda il domicilio, come fate, nel senso: se una persona abita in un luogo molto lontano, fate lo stesso la consulenza oppure avete più sedi in Italia?

L’idea di ottimizzare i costi per non gravare sull’utente finale nonché il garantire un servizio il più possibile capace di offrire una copertura e un supporto lungo tutta la nostra penisola garantendo qualità ed efficienza, sta alla base delle nostre scelte.
Il capitale intellettuale, a ben pensare d’altronde, non ha né limiti di tempo né di spazio, se non per quelli impostici dalle abitudini, dalle convenzioni, dalle attività ove è obbligatoria la presenza fisica o da quelli più propri dei fondi riservati alla formazione dove la location rientra tra i parametri da doversi rispettare.
Come davanti a un fuoco il capo tribù tramandava la conoscenza o sul campo di battaglia il comandante stendeva i suoi piani, oggi noi, almeno per quello che ci riguarda, ci sentiamo di poter dire che non abbiamo alcun particolare vincolo con le distanze in quanto, grazie anche e soprattutto alla tecnologia, è sufficiente una presa della corrente e una linea internet.
Per la formazione finanziata le nostre aule devono necessariamente corrispondere agli uffici del nostro cliente, per la formazione e/o la consulenza privata, invece, il luogo può anche coincidere col proprio domicilio, fisico o virtuale, o, a seconda dell’evento, con quello relativo al fuori porta.
Per quanto riguarda invece la nostra sede legale, i nostri riferimenti, com’anche i nostri contatti è possibile trovare ogni dettaglio sul nostro sito, all’indirizzo: www.dreaminaction.it.

Giuseppe Sanfilippo

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