Il complesso del presidente Betturri reduce da due sconfitte consecutive,a quella con la Torres, sconfitta nella giornata a Rocca Priora dalla LupaRoma con una secca quaterna, s’era infatti aggiunta la seconda al Francioni contro i Pontini con una disastrosa ripresa,attenuata dal gol nel finale di Cardillo, era di fronte ad un bivio nella gara interna contro il Ladispoli di mister Cotroneo, squalificato per essere stato espulso nel derby tirrenico contro l’Ostiamare. Incamerare i tre punti o rischiare d’essere risucchiato a centroclassifica e mettere in forse i ”playoff”, che qualcuno giudica platonici come lo scorso anno in cui se l’aggiudicò l’Albalonga prossima avversaria. Per l’occasione gli ospiti erano privi di tre titolari sanzionati pure loro con tre cartellini rossi nella partita persa in casa sette giorni prima ed in seguito alla quale l’onorevole G. Meloni di FDI aveva presentato un’interrogazione parlamentare per il trattamento ricevuto dai bianchi marittimi da parte della classe arbitrale,accusata d’eccessiva severità per 29 rigori in 20 gare e parecchie espulsioni.Dal canto suo Mister Perrotti, tornando in panchina dopo la squalifica d’un turno, doveva rinunciare ancora a Lorusso squalificato per 3 turni e cambiava formazione rispetto a Latina portando CaRDILLO in panchina invece di giocare a tre punte,preferendo il modulo 3-4-1-2 con Ilari e Tajarol davanti e Capodaglio in fase di rifinitura come “assist man”, incaricato pure dei calci piazzati e dalla bandierina con palla inattiva. Proprio su una sua punizione dalla destra pennellata davanti alla porta dalla parte opposta capitan Marco SFANO classe’88 staccava prepotentemente di testa, sovrastando Antonangeli ed insaccava all’incrocio dei pali destro. Spinti dal vantaggio i locali avrebbero dovuto giocare in scioltezza e con lucidità costruire schemi offensivi che permettesero di chiudere l’incontro vista la scarsa reazione degli ospiti che,colpiti a freddo, non riuscivano a combinare nulla di positivo, ma così non avveniva e s’assisteva ai soliti primi tempi abulici e sterili che non approdavano a nulla ed anzi in un paio di circostanze non rischiavano di subire il pareggio deleterio e colpevole come altre volte: prima al 25° Caruso doveva respingere in tuffo un secco rasoterra di Manoni, il più incisivo dei suoi,dopo una combinazione veloce sulla sinistra di Astrodonato Sganga che aggirava la retroguardia rionale e poi al 35 lo stesso portiere doveva precedere in disperata uscita di Curzio lanciato in porta da un rinvio maldestro di LOCCI. Soltanto a sinistra il Trastevere alleggeriva con pregevoli disimpegni la pressione del Ladispoli ed al 45° calciava in diagonale dal vertice dell’area Ilari con la sfera che attraversava tutto lo specchio della porta senza che Panico fosse pronto a spingerla da due metri dentro la rete.Nella seconda frazione della contesa il clichè seguiva lo stesso canovaccio del primo tempo con Sfanò che al 50° su corner di Capodaglio da destra s’ergeva come una torre e trafiggeva con una potente incornata l’immobile Travaglini. La sfida sembrava compromessa per gli ospiti parsi deboli nei vari reparti e troppo lunghi,ma il trainer Cotroneo provava ad inserire forze fresche per riaprire la partita e dunque tra il 58° ed il 73° entravano prima De Fato e Lanorzo per Tollardo e DI GRAZIA, poi ZUCCHI e PAGLIUCA per DI CURZIO e MASTRODONATO, mentre restava in campo come faro e uomo guida per i compagni il difensore LEONE,che era uno dei pochi a salvarsi.Intanto il match diventava nervoso e spezzettato per le continue ingiustificate proteste degli ospiti che vedevano presunti falli in area del trastevere reclamavano con il signor Gullotta di Siracusa, che ha sufficientemente diretto ben assistito dai Milanesi Poso e Pavone. Egli ha prima ben arbitrato all’inglese e poi ha ammonito Tollardo e Calisto per scorrettezze, Manoni per proteste ed infine CANNIZZO e LUCCHESE per reciproche intemperanze in zona Cesarini.Perrotti per dare spazio a tutti aveva sostituito tre uomini tra il 74° ed il 78°: Cardillo per Tajarol, Bergamini per Ilari e Renzi per Capodaglio, ma i suoi sforzi d’addormentare la gara erano vanificati dall’ennesima disattenzione della sua difesa,che al 81 si faceva bucare da un lancio penetrante di Salvato che Manoni spediva rasoterra in rete,superando l’uscente Caruso.I circa 400 tifosi sugli spalti,con scarsa rappresentanza dal litorale, cominciavano a rivedere le streghe ed attendere con ansia la fine,ma in contro piede erano i rionali a rendersi più pericolosi con due fughe di Cardillo che PANICO vanificava calciando debolmente su Tagliarini e quindi su apertura dello stesso Renzi siglava il tris da distanza ravvicinata con complicità dell’estremo ospite. Con il bottino pieno il Trastevere tornava secondo insieme all’Avellino passato alla grande a Castiadas, altra beffa interna per gli amaranto sommata a Cassino e Torres, scavalcando il LatteDolce Sassari che, dopo il poker incassato a Fregene, perdeva il derby dell’acquedotto con il Lanusei di Gardini, dopo essere stato pure in vantaggio fino a metà ripresa e questo testimonia la mentalità vincente infusa da Mister ALDO ai suoi ragazzi candidati ormai all’80% al trionfo nel campionato.Domenica la rappresentativa scenderà in campo, riposando perciò il campionato
Giancarlo Lungarini