Corriere dello Spettacolo

Il percorso Avventura alla Galleria Borbonica

Con un elmetto arancione ed avendo tra le mani una torcia (dati in dotazione dalla stessa struttura) : ecco come inizia il percorso “Avventura” alla Galleria Borbonica di Napoli, in piena via Chiaia, e a detta di molti esperti del settore e  del pubblico pagante  come il più bel percorso che offre la Napoli sotterranea.

La visita consiste nel perlustrare  una cisterna realizzata alla fine del 1400, raggiungibile attraverso un breve cunicolo, nella quale sono visibili lavorazioni idrauliche di eccezionale fattura e croci incise nella malta idraulica con calcare depositato, legate al duro lavoro del “pozzaro” ovvero colui che portava l’acqua nei condomini e di cui vi son tantissime storie sulla sua natura: miti di tradimenti, furti, monacielli e tanta furbizia e astuzia che caratterizza il popolo napoletano. Mentre sulle croci  vi son varie interpretazioni di natura anche massonica o anche come segno funebre verso i pozzari deceduti li sotto essendo comunque un mestiere molto difficile. Successivamente, si passa ad una parte lunga 20 m del cunicolo detto di “Pizzofalcone” per rientrare nella Galleria Borbonica nella “sala delle auto” ove vi son macchine anche degli anni ‘30.

Li vicino ci sono anche dei gabinetti, da cui si può ancora intravedere quanto fossero di lusso, anche perché Galleria Borbonica sorge a pochi metri da Via Chiaia, una delle zone più ricche della città.

Si cammina sino alla seconda grande cisterna intercettata dallo scavo della Galleria per scendere sul fondo della stessa dove affiora la falda acquifera per  percorrere la galleria pilota della ex LTR ( linea tramviara regionale) che conduce all’imbarco della zattera. Il tutto a pochi metri di distanza dalla celebrissima Piazza del Plebiscito, di fatto quella linea avrebbe unito la metro 6. La zattera in una galleria è davvero una delle cose più curiose a cui una persona possa pensare, che forse solo la città partenopea può offrire.

Insomma in un solo percorso, si attraversa la storia non solo di Napoli, ma di tutto il nostro Paese, culla di civiltà e ospite nei secoli di molte nazioni,  in un modo molto dinamico e inusuale di apprendere tali informazioni.

Marco Assante

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