Dal 24 al 28 aprile 2019 al teatro Cilea di Napoli
Ci troviamo in un commissariato di provincia, dove il vice questore Eduardo Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, per difendere i cittadini dai malviventi e dalle cattiverie che essi compiono.
Eduardo in commissariato non è solo a combattere siccome è affiancato dall’ispettore Murolo, un uomo estremamente e fin troppo devoto, e i giovani Varriale, Di Lauro e Farina, e sovrintendente Signorelli. Il cattivo della vicenda ed acerrimo nemico del vice questore è Michele Donnarumma, che ricorda molto gli antagonisti di Gomorra la serie ma tutto in chiave commedia ovviamente, e durante il secondo atto poi si scoprirà che i due hanno qualcosa in comune di molto forte.
Eduardo per combattere Donnarumma, per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto in suo padre, ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, la dottoressa Cuccurullo sua neurologa di fiducia anch’essa tristemente legata a Donnarrumma che abusa sessualmente di lei, e Gina bisbetica badante rumena che ha tratti comici davvero forti ed esilaranti. Il secondo atto è davvero molto forte e con tantissimi colpi di scena fino al colpo di scena finale che da il titolo alla commedia, scritta e diretta dal maestro Carlo Buccirosso.
In “Colpo di scena” ha come come compagni di lavoro: Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli, la scenografia è di Cerulli e Lori.
Di certo le forze dell’ordine sono ancora una volta prese di mira scherzosamente e ne vengono fuori personaggi molto spiritosi come il giovane emiliano che sembra ingenuo ma che in realtà è un tuttofare, o l’ispettore Murolo che fa di tutto da tanti anni ormai pur di entrare nelle grazie del vice questore non riuscendoci mai essendo troppo servile . Dal commissariato ci si sposta al cottage di montagna dove vivono il padre di Eduardo che con la sua malattia crea molti espedienti e della sua badante che perde spesso le staffe dietro al suo assistito, che spesso fa il cascamorto con lei.
Lo spettacolo risulta comunque un’opera corale e tutti danno una sfumatura e costruiscono la commedia, conferendogli tono e un ritmo cosi veloce da rendere lo show molto fluido, leggero e soprattutto comico ed irriverente. Il tutto parte da una trama molto valida e piena di colpi di scena che continuano a dare velocità all’opera di Buccirosso che con grande umiltà non incentra la propria commedia unicamente su se stesso ma da interagisce con tutti i suoi attori.
Le battute di Buccirosso, non sono mai semplici battute che li iniziano e li finiscono solo per far divertire il pubblico in sala, ma han sempre uno sfondo sociale, preso dall’attualità e anche di denuncia facendo riflettere sui paradossi che la vita in società ha che continuamente cozzano l’uno con l’altro
Colpo di scena, ragiona anche sulla figura padre-figlio, un rapporto che non cessa mai anche quando si diventa molto adulti, un rapporto che non manca di continui scontri generazionali e fatti di cose non dette ma sempre recriminate, questa volta resi più forti anche dalla grave malattia del padre, ma che nascondono alla base un fortissimo sentimento d’amore.
Marco Assante