Stasera al Teatro di San Carlo torna la Scuola di Ballo di Stephane Fournial per lo spettacolo conclusivo del quarto anno del mandato del suo direttore. In questo periodo la scuola è sempre più legata al nome del suo direttore, parafulmine di una serie di inconvenienti e polemiche che hanno contraddistinto la prima metà della sua direzione. Dagli esami della contestazione e dei tribunali del 2018, quest’anno però si è ripartiti con i centottanta allievi che stasera calcheranno impavidi il palco reale del Massimo partenopeo. Una serata di gala che alle 20.30 riconduce la Scuola di Ballo idealmente accanto alle accademie più prestigiose del mondo, con un programma trasversale alle scelte musicali e coreografiche del direttore a braccetto con i suoi insegnanti Rossella Lo Sapio, Pia Russo, Soimita Lupu e René de Cardenas. Ma entriamo nello specifico, ovvero nel programma imbastito per stasera nelle due parti previste senza sbarra e con una serie di sorprese che, naturalmente, il direttore francese non ha neanche voluto accennare: confermando in primis la “Marcia dei Troiani” di Berlioz, così cara a Stephane Fournial e pietra miliare artistica della rivoluzione francese del direttore. Proseguendo poi con il primo movimento di Bach “Piano Concerto in D Minor” di Polina Osetinskaya, l’allegro spiritoso e l’allegro di Mozart, il terzo movimento di Bach “Piano Concerto in D Minor” ancora di Polina Osetinskaya ed il “Cum Dederit” di Händel. Per poi passare al repertorio di balletto con la “Paquita” di Minkus, al Tannhäuser Overture di Wagner ed al gran finale tratto dalla Suite numero 3 in G Major di Ciaikovskij. Un finale importante, come del resto tutta la seconda parte del resto, capace di insinuarsi in un repertorio innovativo che dovrà stupire a tutti i costi il suo pubblico. E’ infatti previsto un sold out al Teatro di San Carlo, con il popolo della danza innamorato della Tersicore sancarliana della compagnia e della scuola sempre più in scena in questi anni. Da quando sono arrivato a Napoli per dirigere la scuola ho lavorato tantissimo per darle una svolta – ci racconta il direttore – e pian piano ho cominciato a cambiare la mentalità. Ho ereditato una storia importante e ho voluto con tutto me stesso restituirle un appeal internazionale, con quest’ultimo anno per me molto importante. Per la prima volta abbiamo introdotto delle significative novità in scena oltre che in sala, prendendo per mano il nostro pubblico con un occhio rivolto alla tradizione ed un altro al futuro. Lo definirei uno spettacolo dell’innovazione. Esattamente come ci eravamo prefissati il primo giorno alla conferenza stampa di presentazione. Del resto l’ufficio di Stephane Fournial è stato preso d’assalto in questi anni dai genitori ma anche dai giornalisti, dai curiosi e da una moltitudine di operatori artistici e culturali per far crescere la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli. Mi sforzo ogni giorno per dare lustro alla nostra scuola – chiosa il direttore – e lo sforzo del mio lavoro mira a far crescere i nostri ragazzi per godere dei migliori strumenti di lavoro possibili. Ce la metterò tutta e stasera avrete già una bella riprova che le cose stanno cambiando. Sono sempre più fiducioso perché il clima in sala è cambiato, c’é molta più propensione al lavoro ed alla professionalità. Provare stasera per credere ed aspettatevi novità e sorprese che ce n’é per tutti!
Massimiliano Craus