Il presente film sarà presentato presso la Mostra del Cinema di Venezia
Tutto è scritto negli spazi bianchi, tra una lettera e l’altra. Il resto non conta.
Una fredda mattina d’inverno, il dottor Fleischmann (letteralmente: uomo di carne) si trova ad affrontare l’inizio di una progressiva perdita di memoria. Inizia così l’apoIogo, in un’atmosfera onirica dove realtà e finzione sembrano intrecciarsi e a tratti confondersi. Il protagonista, un uomo di scienza, si ritrova immerso suo malgrado in un universo, quello della malattia, dominato da misteriosi rapporti tra il destino e le vicende biologiche e fisiologiche che regolano la vita.
Il film è tratto dall’omonimo racconto di Giorgio Pressburger, che ancora una volta analizza i misteri più profondi che da sempre affascinano e spaventano l’uomo, alla perenne ricerca del significato e del senso della vita.
NOTA di Mauro Caputo
La legge degli spazi bianchi è il film che completa la trilogia dedicata a Giorgio Pressburger (preceduto da “L’orologio di Monaco” e “Il profumo del tempo delle favole”) e conclude quel particolare viaggio che abbiamo intrapreso insieme, un percorso difficile perché controcorrente.
Il film è tratto dall’omonimo racconto di Giorgio, che ancora una volta analizza i misteri più profondi. Un’idea che fin dall’inizio è stata diversa dalle precedenti, una scelta che ho condiviso da subito con entusiasmo, purtroppo poco prima che Giorgio ci lasciasse.
Quelle scelte iniziali mi hanno permesso di portare a termine il lavoro così come l’avevamo pensato insieme.
LA LEGGE DEGLI SPAZI BIANCHI
Credits
Scritto e diretto da Mauro Caputo
fotografia e montaggio Daniele Trani (Dop)
suono e musiche Francesco Morosini – A_Lab
riprese aeree Michele Pupo
una produzione Vox Produzioni
in associazione con Istituto Luce-Cinecittà
in collaborazione con Collective Pictures e A_Lab
produttori esecutivi Federica Crevatin e Omar Soffici
una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà
Interpreti
voce narrante Omero Antonutti
con Fulvio Falzarano
e Antonio Cacace, Nadia Pastorcich, Paola Pini, Daniele Tenze
Italia, 2019
Colore e b/n (riprese e repertorio)
61′