Crescendo impari a mettere in soffitta l’irrazionalità e l’immaginazione, cominci ad avere meno paura del buio e più paura della morte e della vita quotidiana, e senz’alcun dubbio provi emozioni nuove e si compara a vivere con quel dolore e con quelle paure che da tempo primordiale un essere umano si porta dietro.
Impari anche ad avere paura del passato, di un passato che può in qualsiasi momento ritornare, che sia un motivo o che sia un altro come un amico d’infanzia che ti supplica di tornare al tuo paese natale, dove un clown assassino torna dopo 27 anni e a causa di un patto di sangue fatto quando eri un semplice bambino ti spinge a tornare per forza senza poterti tirare indietro.
IT – Capitolo 2, sequel del film horror dai maggiori incassi di sempre ( ben 700 milioni di dollari, superando il 6 senso, e settimo maggior incasso del 2017) , è un film spiazzante e ambizioso, parecchio onesto e sincero e finisce con l’essere in quasi tre ore di durata un mix perfetto di tutte le emozioni che attraversano un essere umano. C’è tantissimo sangue, tantissimi sbalzi dalla poltrona, tanto fastidio per immagini molto strong eppure c’è anche tanta simpatia, portata dalle battute dei protagonisti, che non sono mai realmente cresciuti in fondo ed anche un fortissimo senso di giustizia, di amore, di lealtà e soprattutto di amicizia, la stessa con cui il club dei perdenti trova la forza per sfidare il mostruoso Pennywise.
Il film si struttura su due livelli narrativi: “la parte con i bimbi” e “la parte con gli adulti” abbia aiutato tantissimo questo Capitolo 2, costruendo un seguito perfetto e in linea, adoperando anche espedienti noti, facili e veloci come flashback ripetuti sui protagonisti da bambini, che a livello attoriale sono bravi quanto la loro nemesi adulta.
In particolare la già vista in Jurassic World, Jessica Chastain nel ruolo di Beverly adulta e James McAvoy, e il suo tormentato Bill.
Pezzo forte della pellicola, cosi come lo era nel primo capitolo, è il finale, e ci regala la sequenza horror migliore del film, con una serie eccitante di fatti che non si può raccontare per non incombere nello spoiler selvaggio, ma che assicuro merita davvero un 10 e lode a mani basse, anche per i colpi di scena che offre, e qui il mix di emozioni di cui parlando sopra sicuramente raggiunge i suoi punti più alti e palesi
Più sanguinario del primo capitolo ma anche più emozionante e con un cuore che batte di suo e non si può non concludere con questa frase: <<Brace d’inverno i capelli tuoi dove il mio cuore brucia>>
Marco Assante