Nella commedia di Eduardo, la criminalità organizzata era un pretesto per raccontare il personaggio di Don Antonio Barracano e soprattutto le storie e l’ipocrisia dell’essere umano e difatto resta solo uno sfondo. Nel film di Martone, essa ha un ruolo predominante, cambiando le intenzioni dell’autore originale.
Il sindaco del rione Sanità 2019 incontra Gomorra, fattore che si verifica sempre più spesso, tanto che si può parlare di un pre e post Gomorra.
Le sensazioni che provai quando vidi la commedia al teatro Bellini si sono rese ancora più palesi nella versione cinematografica e son certo che De Fillippo non avrebbe gradito questa nuova versione.
Per Eduardo De Filippo non è certo un camorrista il suo personaggio. Sì, è un uomo che ha ucciso, ha corrotto testimoni, ha acquisito un prestigio e un potere che è in grado di esercitare con la forza e la coercizione. Ma non mira a fini personali, alla ricchezza e al sopruso. Barracano è uno che fa giustizia a modo suo, che protegge gli “ignoranti” dal sopruso istituzionalizzato, dall’arbitrio dei veri potenti, dei furbi che divorano la povera gente. E perciò prova a ristabilire gli equilibri sconvolti di un mondo irrimediabilmente “fuori sesto”.
Ma attenzione: ancora ci deve essere un modo per fermare la guerra, l’ingiustizia, il sangue e fare così il mondo un po’ più quadrato… In fondo, Barracano, oggi come allora, è fuori tempo.
Semmai adesso lo scollamento è più nervoso, violento. Il senso delle sue parole, i gesti e le scelte entrano in collisione radicale con il mondo. Stavolta il professore Della Ragione si guarda bene dal contraddire l’ultima volontà dell’amico. Constata il decesso e si attiene al dettato della sua legge. Chissà se per estrema desolazione o se per un ultimo sussulto di speranza.
Martone incrocia i linguaggi e le espressioni, le volontà e i talenti a quelli di questo tempo, dissacrando in parte Eduardo ma lo rende ancora più attuale alla società odierna.
Si ringrazia il cinema Arcobaleno di Napoli ( zona Vomero) per la visione del film.
Voto: 6/10
Marco Assante