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CHRISTINE BERL, L’ARTE SENZA TEMPO

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Christine Berl esce da ogni schema. Bella, affascinante, intrigante. L’arte le scorre nelle vene da sempre, poliedrica e polivalente. Dal ballo alla musica, dalla danza alla fotografia. A 76 anni, non smette di stupire. Americana di nascita ma ormai italiana d’adozione, le sue foto stanno facendo il giro del web. Alla faccia dell’età, Christine non ha paura di mettersi in mostra. I suoi scatti raccontano un erotismo elegante, fine, seducente. Fotografie “vietate ai minori” realizzate da una donna che non ha mai avuto paura del giudizio altrui. Eppure, per lei, la fotografia è il suo modo per raccontarsi al mondo. “La mia vita è sempre stata sotto i riflettori – racconta – così è normale per me stare davanti all’obbiettivo, trovare il giusto feeling con il fotografo, trovare la posa e l’espressione che esaltino la mia sensualità”. Non a caso, il suo personaggio spopola su Instagram, su Patreon e su Facebook. Tutti incuriositi da questa donna dall’accento a stelle e strisce che ormai da qualche anno ha preso casa nella Lunigiana, in uno dei luoghi più magici della nostra bella Italia. Le sue giornate trascorrono fra faccende domestiche, commissioni da sbrigare e qualche lavoretto per tenerla in forma. Immancabili poi lunghe passeggiate e partite a tennis. Ma, appena le è possibile, Christine si mette in posa davanti ai maestri della fotografia italiana e internazionale. Immagini che ogni volta conquistano il pubblico. Il suo successo, poi è certificato da WikiPedia che le ha dedicato una pagina speciale nella versione inglese. La testimonianza più bella della sua splendida carriera iniziata a New York e poi proseguita in tutto il mondo.

Partiamo proprio da Wikipedia e dalla descrizione che l’enciclopedia più famosa del mondo da di te.

Leggiamola insieme allora: Christine Berl (nata nel 1943) è una compositore, pianista e ballerina orientale egiziana americana. Christine Berl è la figlia di Paul Berl, accompagnatrice di lunga data di Victoria de los Ángeles. È nata a New York City e si è laureata in pianoforte al Mannes College of Music nel 1964. Ha proseguito gli studi al Queen’s College, laureandosi con un Master in composizione nel 1970. Ha anche studiato studi schenkeriani con Ernst Oster e Carl Schachter. Come ballerina, ha studiato balletto per molti anni a New York con gli insegnanti russi Vera Nemtchinova e Vladimir Dokoudovsky. Quindi ha studiato danza orientale in stile egiziano per molti anni con il famoso coreografo egiziano Yousry Sharif, nonché con il coreografo Mahmoud Reda al Cairo.

Su Wikipedia troviamo anche informazioni sulla tua carriera.

La musica di Berl ha innovato quella che lei chiama una forma di Chakra, arrivando a usare tecniche seriali e teoria del ciclo di intervallo collegato alla forma Passacaglia. “Elegy” (1974) è completamente in questa forma, “The Lord of the Dance” (1989) termina con un chakra e ci sono diversi chakra in “Masmoudi” per violino e pianoforte (2012). È stata consulente artistica della Tirreno Records. Peter Serkin ha presentato per la prima volta il suo pezzo, “Lord of the Dance”, nel 1989 e lo ha suonato di nuovo nel 1990 alla 92a Street Y Distinguished Artists Series (il pezzo è stato commissionato da lui nel 1989). Il pianista Carlo Levi Minzi ha registrato due lavori di Berl, “Elegy” e “Lord of the Dance”, su Rusty Records. Come ballerina, Berl ha suonato molto in discoteche in Marocco. Un articolo su di lei come ballerina è apparso sul New York Times, il 31 luglio 1999.

E poi si passa al tuo rapporto con la fotografia.

La sua attività più recente è stata nel campo della modellistica fotografica, lavorando in una grande varietà di generi. Alcuni dei fotografi con cui ha lavorato sono stati Simon Cave (mostra Vicinus alla Ludlow Gallery di New York 2015), Henri Senders, Sergio Maier, Vlad Kenner, Debinevsky, Boris Mirkin, Alessandro Didoni, Pablo Massa e Carney Malone.

Perché a 76 anni sei ancora sotto i riflettori?

Perché mi diverte, mi dà la possibilità di esprimermi e di scegliere il genere fotografico che preferisco dopo averne provati tanti. Mi sono messa in gioco nei contesti più disparati, da camere di hotel di basso livello a contesti naturali. Adoro la fotografia erotica realizzata con professionisti assoluti, troppo spesso questo genere è maltrattato!

Ti piace ancor oggi giocare e sfidare.

Proprio così, esattamente! Ed invece trovo che la fotografia erotica sia qualcosa di bello e di normale, a cui dovremmo abituarci molto di più. E poi, lasciatemelo dire: fare una fotografia sensuale davanti ad un fotografo impone di fare attenzione a tanti dettagli, non è come essere soli con il proprio partner!

Luca Fina

 

Contatti
https://www.instagram.com/berlchristine/?hl=it
https://en.wikipedia.org/wiki/Christine_Berl
https://www.patreon.com/ChristineBerl
Credits Fotografici
Ph. Henri Senders
Ph. Hans Dethmers

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