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Il Trastevere in gran forma e con veloci triangolazioni impone la legge del più forte al Tor Sapienza

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Nell’incontro tra due quartieri romani non era in palio solo il successo di prestigio, come nei palii medioevali umbro-toscani, ma si cercava una risposta sul reale rendimento delle due formazioni, come venivano rispettivamente dal successo contro L’Anagni in quel di Paliano e dal rovescio interno contro l’Artena. Gli Amaranto, privi dell’ancora infortunato Lorusso, si schieravano con il 3-4-3, dovendo portare in panchina Sfanò e responsabilizzando come capitano Tajarol che, con Bergamini e Capodaglio ad ispirare a centrocampo e Lucchese a presidiare la difesa, impensieriva la retroguardia del rione a cavallo tra Prenestina e Collatina,in cui sorgeva nel XIII il casale per gli studenti perugini con una torre quadrata in laterizio. La compagine accusava la spinta offensiva dei locali ed al 2° minuto un colpo di testa del centroavanti andava di poco fuori, mentre all’11° su traversone da destra di Bertoldi il terzino destro CHITI toccava con istintiva ingenuità la sfera con il braccio inducendo il romagnolo Cannata di Faenza a fischiare il penalty che lo stesso bomber trasformava all’incrocio dei pali dell’estremo De Angelis. A quel punto ci sarebbe voluta la reazione degli ospiti di Anselmi che invece è mancata, mostrandosi i gialloverdi una formazione mediocre,dalla scarsa tecnica individuale per parecchi sbagli nei fondamentali e passaggi fuori misura, niente idee al punto che il portiere Casagrande restava inoperoso.Inutilmente i circa 100 supporter che dall’area est della città all’interno del GRA ,nota come ottava zona di Roma nel’Agro Romano, incitavano i loro beniamini sventolando bandiere ed accendendo fumogeni.Sul terreno c’era una sola squadra che con rapide e verticali manovre, intesa tra i reparti,pressing asfissiante e cambi di marcatura,metteva in crisi gli avversari,nonostante che al 24°avesse dovuto sostituire l’infortunato NERI per stiramento alla caviglia con il fresco Marini.Per scorrettezze tattiche venivano ammoniti Totoracchio e Ruggiero,tuttavia al 37°Bertoldi in fuga sulla destra trafiggeva con un secco diagonale il portiere di TORRE DELLA SAPIENZA.Nella ripresa i ritmi calavano ed IL TRASTEVERE si limitava a controllare la gara,ma il primo vero rischio Casagrande lo sventava da campione alzando in corner una girata di Toracchio su assist di Ilari che mostrava di meritare il giudizio di miglior talento dei suoi.L’epilogo era polemico tra De JULIS e DE ANGELIS che venivano redarguiti ufficialmente, come pure DELLA PENNAper proteste e Lucchese per scorrettezze. Con il brutto finale, che mandava su tutte le furie l’allenatore Perrotti, il TRASTEVERE confermava di non essere ancora pienamente maturo e di rovinare anche le positive prestazioni che fornisce nelle sue giornate di buona vena. Con quella di TOR SAPIENZA ha conquistato la settima vittoria in 10 giornate di campionato ed il quarto posto in classifica.

Giancarlo Lungarini

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