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Il Postino consegnò…

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Il Postino consegnò…

Un attore è un interprete di un ruolo che, recitando, gli consente di esprimere se stesso.

Gli artisti chi sono?
Cosa vogliono?
Sono anime che, semplicemente, ricercano le forme ed i modi migliori per esprimere ciò che è in loro.
Molto spesso, fino alla fine…

Massimo Troisi da San Giorgio a Cremano, icona e giovane leggenda della cultura contemporaneo napoletana, protagonista del “Postino”, ultimo suo film nonché ultima creatura di un grande attore ma, soprattutto, interprete.

Tra Procida e Salina il Postino Massimo, già provato da un cuore da tempo ballerino virtuoso ma sofferente, girò lasciando in giro, tra mare e tramonti, palesemente sofferenti e struggenti tracce di sé.

Chiaramente in difficoltà sul set, si racconta di come venisse esortato da cast e staff del film a prendere ben più di una pausa di poche ore tra una ripresa e l’altra.
Le sue condizioni fisiche unite alle notorie problematiche cardiache, avevano inoculato in tutti il timore di…

Troisi, però, pur costretto a fermarsi frequentemente, non ne volle sapere.
Il film – bellissimo, poeticamente classico, di un romanticismo ancestrale – andava terminato.
Proprio come un Postino che deve consegnare qualcosa ad un destinatario, Troisi sembrava quasi volesse consegnare qualcosa a qualcuno, a coloro che da vicino o da semplici spettatori avrebbero goduto della sua opera.
Costasse quel che costasse!

Già… Costasse quel che costasse…

A poco tempo dall’ultimazione del film, tremendamente provato, Massimo Troisi si congedò…

L’ artista postino, interpretando “Il Postino”, come un postino consegnò il suo ultimo dono, lasciando sgomenta una città che lo amava profondamente – amore intensamente ricambiato – e da cui continuerà ad essere amato ancor di più.

L’ eredità lasciata da Massimo Troisi va ben oltre la sua ultima opera, il suo personaggio talmente caratteristico da assurgere al ruolo di maschera e di termine di paragone, rimarrà per sempre perfettamente incastonato nell’olimpo dei grandi comunicatori contemporanei.

Perché l’artista, in qualunque forma si esprima, è, innanzitutto, un comunicatore e quasi sempre comunica quel che è attraverso ciò che fa fino all’ultimo.

È come qualcuno che ha sempre qualcosa da consegnare a qualcun altro.

È come un postino…

ROViRO’

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