Questa è la storia di una donna bella e intraprendente, di un’attrice che attraverso il teatro ha saputo trovare la forza per uscire da un momento difficile della propria vita – si sa che la separazione è sempre un giro di boa importante – e di una splendida “over” che – alla faccia dell’età anagrafica – sul set riesce ancora a trasmettere eleganza e sensualità. Anna Palco, d’altronde, con l’arte ha un rapporto decisamente speciale oltre che personale. Per lei, il senso del bello viene prima di ogni altro elemento. Un connubio straordinario che le ha permesso, negli anni, di partecipare a piece teatrali capaci di conquistare il pubblico specializzato e di esibirsi sul set con naturalezza, anche in omaggio a Genova, la sua città natale. Certo, per lei, essere sotto le luci dei riflettori è tutto fuorchè una tortura. Dopo aver iniziato nel campo pubblicitario, da una dozzina d’anni si è tuffata nel mondo della rappresentazione, della fotografia e del grande schermo. Tre obiettivi dai quali sono usciti innumerevoli progetti, alcuni ancora da realizzare. Eppure Anna Palco continua ad essere una donna semplice, con un lavoro “normale”, cui si dedica con serietà e a tempo pieno. Le sue giornate sono dense di impegni dai quali riesce con determinazione a ricavare lo spazio per le sue passioni. “Penso che sia proprio questa forza d’animo a caratterizzare la mia personalità – racconta – senza trascurare il mio lavoro, ho sempre cercato, talora con estrema fatica, di conciliare tutte le mie attività e doveri, compresi quelli familiari, con la mia passione per l’arte”. Uno sforzo che le ha permesso di arricchire, passo dopo passo, il suo curriculum, che tuttavia rimane volutamente conciso. Ostentare non fa parte del suo carattere. Eppure, da raccontare ce ne sarebbero parecchie. Magari partendo proprio dalla tv, che negli ultimi anni l’ha vista protagonista in varie trasmissioni fra cui Benvenuti a tavola, Ciao Darwin, Detto Fatto, Take me out e Guess My Age. O, magari, si potrebbe parlare della sua partecipazione ai concorsi nazionali di bellezza riservati alle donne della sua età. Quale? “Quel che conta nel mondo artistico è l’età scenica, non quella anagrafica” sottolinea con un sorriso un po’ malizioso Anna. Ed allora basti sapere che nel 2018 è stata premiata con fascia oro pluriennale “Lady Attrice”, durante la Finale Nazionale di Miss Arte Moda Italia Lady a Forte dei Marmi.
Anna Palco, in merito alla sua attività di attrice, aggiunge che in una città come Genova, dove non ci sono molto opportunità cinematografiche , se non piccole produzioni, il teatro rimane una scelta quasi naturale, pur di rimanere nell’ambito della recitazione.
Il mio percorso nel mondo dello spettacolo ha avuto fasi alterne: iniziato in età giovanile come modella pubblicitaria e attrice comica in un programma radiofonico per la Rai Liguria – insieme ad un noto cabarettista – interrotto bruscamente per scelte personali legate alla famiglia, poi ripreso da circa dodici anni. Il teatro mi ha permesso di uscire da un periodo complesso, dandomi la possibilità di liberarmi dalle mie angosce senza dover ricorrere alla psicanalisi…
Un amore per l’arte che ti è stato ricambiato.
Sono svariate le mie esibizioni negli ultimi anni. Con la Compagnia “Scena Difforme” in spettacoli itineranti, eventi rivolti al grande pubblico e in cene con delitto, per un ristretto numero di spettatori. Nel 2018 all’Actors Poetry Festival a Genova con un monologo e in un film horror col doppiaggio di un’attrice. Mi auguro di fare ancora altre esperienze analoghe, il doppiaggio mi ha sempre affascinato. Non ho mai smesso di studiare, la formazione è essenziale per comprendere stili e modi per arrivare al cuore delle persone. In cantiere, parlando di teatro, con la mia compagnia uno spettacolo intitolato Io Paganini, dedicato al grande musicista e alla città di Genova.
Al teatro devi molto…
Anche perché mi ha spalancato la porta del cinema. Ho avuto ruoli in lungometraggi e in cortometraggi. Devo ringraziare innanzitutto Gianni Ansaldi, attore e regista, che mi ha dato il là, per poi proseguire con altri registi, Roger Fratter, e Giorgio Molteni, che mi hanno voluta nei loro progetti in giro per l’Italia. Ogni esperienza ha regalato qualcosa di autenticamente magico, indipendentemente dall’esito finale del film, rivedersi e sentirsi sul grande schermo suscita sempre una grande emozione.
Nell’ultimo biennio poi si sono aggiunte due collaborazioni altrettanto speciali.
Ho partecipato, rivestendo il ruolo di avvocato di sostegno, al film Sit down, con la regia di Nicola Difrancescantonio, presentato anche dal TG RAI3 per l’argomento di alto valore socio-culturale : la storia di una ragazza down e del suo inserimento sociale. Sempre l’anno scorso sono stata la ‘voce narrante’ nel video di presentazione di Artidoro Educational, progetto storico culturale sulla libertà di pensiero, dedicato alle scuole, alle biblioteche e presentato durante il Lucca Comics, per la versione in fumetto, evento documentato anche da RAI 3. Vale la pena aggiungere che, a causa del mio aspetto esteriore e del carattere esuberante, mi capita spesso di interpretare ruoli di donna un po’ frivola, pazzerellona… che mi divertono molto, ma sono ben lieta di aderire anche a progetti più seri e di spessore culturale.
E poi prosegue la tua simbiosi con la macchina fotografica.
Proprio così: per me ogni scatto è occasione di racconto, di fantasia, di trasferimento di emozioni e sensazioni. Lo faccio a modo mio, con l’obiettivo di stupire, divertire e qualche volta anche sognare. Desidero semplicemente dimostrare che ciascuno di noi ha la possibilità di mettersi in gioco, superando condizionamenti esterni e pregiudizi. Io ho scelto di farlo, e questo ha rappresentato per me la soddisfazione più grande…
Luca Fina