Oggi ho il piacere e onore di incontrare una grande amica e collaboratrice, anche lei, del Corriere dello Spettacolo. La incontro con una grande gioia, perché Fiorinda mi parlerà del suo nuovo libro, che si chiama “DUE VOLTE VITA. IL CORAGGIO DI RICOMINCIARE”, edito da Armando editore. Spesso con Fiorinda ci si incontra, condividiamo alcuni nostri lavori e lavoriamo spesso insieme, in questo caso invece ci siamo incontrati per fare una chiacchierata si questa ultima fatica letteraria. Si tratta di un testo scorrevole, semplice, ma emozionante. “Due volte vita. Il coraggio di ricominciare” è un’autobiografia in cui Fiorinda si racconta, condivide tanti momenti della sua vita. Un’opera che possiamo paragonare a una finestra che si apre ed emana una grande luce. Ogni parola di questo libro è un atto illuminativo. E questo lo dico perché ogni pagina dello stesso rappresenta un “Viaggio”, un viaggio con frammenti di vita che possiamo incontrare – che di fatto incontriamo – nella nostra esistenza. Ma parliamo di questo “Viaggio” con Fiorinda:
Perché questo titolo?
Ho scelto questo titolo perché raccontandomi ho sentito che di vite non ce ne mai una sola, c’è sempre un’altra possibilità, soprattutto se sappiamo cogliere l’invito dell’Esistenza a ricominciare proprio da dove ci siamo fermati. Sai Giuseppe, la vita mi ha fermato molte volte, e nel libro lo racconto, da ogni fermata, tuttavia, ho imparato a darmi il tempo di riprendere fiato per poi ricominciare più motivata di prima.
In questa tua autobiografia descrivi te, una donna coraggiosa, forte. Una mamma, una moglie e una figlia con tutte le varie e molteplici difficoltà sia da un punto di vista di relazione umane e sia in rapporto con la vita. La stessa che ci mette davanti a tante difficoltà e direi delle sfide, ma nel testo, ci sei tu, la Fiorinda che io, come tanti amici, conosciamo. La Fiorinda che con il suo sorriso emana luce, la stessa luce che c’è nel tuo libro. La domanda che ti voglio fare è: c’è un segreto per fare luce dinnanzi a questa vita?
Sicuramente non c’è un segreto c’è solo la volontà di Essere ed Esserci nella vita in modo autentico. La luce parte proprio dal nostro coraggio di aprire il cuore affinché lo stesso possa accogliere occasioni e sfide senza timore e resistenze e soprattutto senza preferenze.
Tu hai una bellissima famiglia, un marito meraviglioso che racconti nel libro e due figli fantastici, cosa ti dicono di questo tuo nuovo libro e in generale di tutte le tue opere stupende che scrivi?
Sì, ho una famiglia che amo e che mi ama. Due figli che sono cresciuti a suon di poesie e un marito che ha saputo accogliere il mio dono della scrittura e mi accompagna nei sogni. Loro sono sempre molto curiosi di ciò che faccio, di come mi muovo e allo stesso tempo mi guardano dal loro spazio senza mettere ostacoli. A casa ognuno coltiva il suo sogno e cerca di supportare l’altro per realizzarlo.
Una volta, parlando di scrittura, ci siamo detti che “Scrivere è un momento di liberazione, bisogno di esplorare e di far luce con se stessi e la vita”, non so se lo ricordi questo. Tuttavia, Cosa significa per te pubblicare la tua storia? Perché è importante fare arrivare la propria storia agli altri?
Scrivere è cura, cura della propria libertà, del proprio spazio, ogni parola che scrivo nasce come un impulso che si prende cura di me, le parole sono luce dentro i ricordi e quando ho scelto di scrivere la mia storia l’ho fatto perché volevo ripercorrere le memorie attraverso uno sguardo adulto capace di cogliere la bellezza là dove poteva sembrare esserci stato il dolore. La scelta di pubblicarla è successiva, passa attraverso la consapevolezza che nessuna storia è veramente nostra ma è la storia di tutti e chi scrive è strumento di una visione più grande della nostra piccola volontà. Da questa realizzazione ho capito, che ogni mia parola può essere dono per ogni persona che sente l’anelito a leggerla, magari può trovarci la risposta che sta cercando.
La vita per ogni singolo individuo non è facile, ognuno di noi ha la sua storia, i suoi molteplici vissuti. Ribatto questo perché come ti ho detto, e come ho scritto prima, il tuo libro emana una luce. Proprio per tale luce, in questo momento mi viene da chiederti: quale pezzo del tuo libro condivideresti in questo momento?
Questo è quello che condividerei del mio libro pensando alle sfide della vita:
Ognuno di noi può scegliere di cambiare sguardo per spingersi in quei luoghi dove la sofferenza diventa un irragionevole momento che solo la Divina visione può comprendere. È come arrendersi a qualcosa di più grande della ragione ordinaria, abbandonarsi a un impeto che fuoriesce improvviso e accoglie tutto senza più nessuna aspettativa.
La vita ci vuole come bambini, capaci di piangere e due minuti dopo sorridere. La vita impasta il nostro cuore affinché esso sia capace di accogliere senza giudizio ciò che Lei ci porta.
Grazie di vero cuore Fiorinda del piacere di questa intervista e di aver condiviso la nascita di questo libro. Tante volte me ne hai parlato e sono felicissimo e onorato di poter parlare dello stesso con il pubblico del Corriere dello Spettacolo. Ispirandomi alle parole di questo Viaggio, mi viene solamente da dire che “la vita è qui e ora e solo ora”.
Giuseppe Sanfilippo