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Vittorio Piccirillo, scrittore in latino del terzo millennio

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Conosco la scrittura di Vittorio Piccirillo , una scrittura molto diversa da quella che ho avuto il piacere di leggere in- Legio Accipitris La legione del falco -, l’ho scoperta con “Galassie Perdute libro secondo: coscienza”. Vittorio Piccirillo ha dato prova con questo originale testo scritto in italiano con la versione latina a fianco di essere versatile, dotato di grande curiosità immaginifica. L’autore si “barcamena” con abilità fra il genere romanzo fantascienza e il genere come codesto che ho letto che e’ genere storico – fantastico.
In entrambi i casi, una figura femminile leggiadra, mistica e allo stesso tempo giusta e forte danno vigore alla trama; la protagonista Kendra in “Galassie perdute-Libro secondo : coscienza”e l’illustre sconosciuta di bianco vestita in Legio Accipitris hanno in comune il destino dell’umanità , delle galassie diventandone in un certo qual modo portatrici di verità e testimoni di quel tempo scevro da sovrastrutture mentali che spesso ci imprigionano nella banalità di non riuscire a sognare ad “occhi aperti”.Il testo in esame è davvero un’immagine solida che si è posta davanti ai miei occhi ,dove è possibile ascoltare i centurioni, il soprassalto della battaglia che è scontro fisico e non dettato da satelliti e missili teleguidati…E’ l’arte della guerra un’arte antica dove il popolo romano nostro progenitore eccelleva per strategia, guerra di movimento e di stallo tanto che queste logiche di combattimento furono ancora adottate per l’arte del diversivo e distrazione del nemico nei manuali di scuola di guerra dell’esercito prussiano ancora utilizzati dall’esercito nazista durante la seconda guerra mondiale e ancora prima durante la guerra del 14-18 , vedi (manuali di accerchiamento a tenaglia di Carl von Clausewitz,Helmuth von Moltke e Alfred von Schlieffen e la Vernichtungsschlacht , la manovra a tenaglia che ha nella strategia degli antichi romani la rivisitazione dell’accerchiamento a corte proprio come descritto nel testo)
Dunque un libro che affabula per mistica e sensazione di sentire la storia come una vestale e farne parte, si fa fatica a non sentire lo sguainare delle daghe, il calpestare della terra , l’avanzata frontale dei due eserciti quello barbaro e quello romano con il finale di un combattimento tra una leggiadra fanciulla emissaria degli dei e un titano un mostro organizzato e pensato per la distruzione. Il racconto si svolge sul piano storico con riferimenti documentabili , siamo nella penisola iberica ,una delle tante terre conquistate dagli antichi romani , il paesaggio è radura e bosco, vi è un accampamento attrezzatissimo, con il legato Severo che trova per caso come se fosse una creatura arrivata da altro mondo la fanciulla di bianco vestita che parla senza parlare , soccorsa da Severo nel bosco adiacente all’accampamento sarà lei che duellerà con il titano ,un duello che Severo sogna la notte prima quando si addormenta non prima di essersi accertato che la sconosciuta emissaria degli dei (questo lui pensa) si sia addormentata.
Il futuro arriva dal passato con i centurioni, il tribuno Giulio; è molto suggestivo narrare la storia a ritroso con un mix di romanticismo anti litteram e una lezione di storia dove la fantasia e la realtà riemergono tuttora dalle rovine che tutto il mondo ci invidia del nostro glorioso passato che della città di Roma è totem del mondo arrivato dopo che si trascina tuttora la storia degli antichi romani, guerrieri, ingegneri (tuttora presenti i loro acquedotti e i loro lastricati ) legislatori ,le cui gesta tuttora presenti nel nostro paese e anche dove si erano insediati , parlano di un popolo grandioso, guerriero che ha lasciato anche una cultura quella diritto pensiamo soltanto al diritto romano , tuttora studiato… Legio Accipetris è il ciondolo che la leggiadra figura femminile simbolo di armonia e coraggio donerà a Severo, ove vi è raffigurato un falco con le ali spiegate come a dire che la storia narrata in questo libro è un volo di falco le cui ali spiegate abbracciano lo scibile e l’invisibile che ritornano a raccontarci che cosa può fare un libro per farci avventurare nella storia dei nostri progenitori.
Il testo possiede la leggerezza dell’epica in cui gli eroi non arretrano davanti ai mostri delle nostre paure nati dagli dei che noi ci siamo inventati per spiegarci i misteri del nostro esserci qui come ci illustra questo fantasmagorico libro che consiglio di leggere.
Puntuale la versione in latino di Giancarlo Giuliani. Il testo sia in italiano che in latino ha la peculiarità di essere davvero avvincente sia per gli argomenti trattati, la storia degli antichi romani, la guerra e la donna come eterno femminino (molto trattato da Piccirillo come salvezza e apogeo di una cultura della bellezza salvifica ) che combatte con la grazia della divinazione di essere donna contro la mostruosità , la ferocia che la forza bruta emana come titano invincibile in cui , l’arrendevolezza giunge dalla grazia medesima e dall’armonia del femminino che combatte per indulgere,per accompagnare senza mai accanirsi con la sua controparte: la violenza, che non muta nei millenni della nostra storia. Il testo ha il pregio di essere di facile lettura dove si scivola senza volerlo dentro la descrizione dell’azione come narrazione di fatti perdendoci nell’involucro STORIA.
Mai come in questo particolare periodo si rende necessario sedimentare le radici a descapito di una globalizzazione che non può sradicarci dal nostro ambiente italico che e’ un vero e proprio museo a cielo aperto di rovine che resistono e ci parlano dell’importanza di conoscere il nostro passato come scuola dei meriti sia che si tratti di una storia di guerra e invasioni sia che si tratti di riscoprire l’importanza culturale di lingua risorta in questo testo che e’ la lingua latina culla unica della nostra storia recente e lontana.La lingua è la memoria di un popolo e la geografia non scritta di come ci siamo evoluti e utilizzarla in doppia carreggiata con l’italiano in un libro che si presta ad essere anche una favola è geniale.

Barbara Appiano

Vittorio Piccirillo Legio Accipitris – La legione del falco -Edizioni Tabula Fati 2019 -77pagine
scritto in italiano e latino con la traduzione di Giancarlo Giuliani

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