E’ strano come si cerca di fare fronte con le progettazioni nonostante la pandemia mondiale causata dal Corona virus dandole priorità, senza mai abbassare la guardia sulle molteplici emergenze che incombono costantemente sul nostro pianeta, pur continuando con maggior impegno (almeno in parte) la nostra sensibilizzazione.
Chi più da diversi anni sventola la bandiera “Movies Save the Planet”… in questo caso stiamo parlando di Cinemambiente, edizione 23esima spostata causa Covid dal mese di giugno a ottobre (in Torino dall’1 al 4/10/20) riducendo le giornate di programmazione cinematografiche e dibattiti sui temi ambientali a causare i relativi disastri che impervia sul nostro pianeta per negligenza umana! Tra non poche difficoltà incontrate dall’organizzazione del festival, cercando di non spezzare la magica catena dei vent’anni trascorsi, grazie al supporto costante degli sponsor e dell’affluenza numerosa di pubblico alle proiezioni (sempre gratuite) ha dato motivo di continuità anche se ridotta come giornate ma non la sua sostanza, quella è sempre all’apice di questo evento. Il cambiamento, porterà a svolgersi in due versioni: di presenza, al Cinema Massimo e online sulla piattaforma streaming di MYmovies. Unica nota dolente che rispetto alle passate edizioni si ridurranno fisicamente registi e relatori provenienti da ogni parte del mondo, per ovvie ragioni naturalmente, ma grazie alle videoconferenze si avranno “virtualmente” in sala molti autori e protagonisti dei film proiettati.
Questa edizione “particolare” del 2020, presenta un aumento di film in arrivo, ciò dimostra un focus basato sul cinema ambientale che prevede un cartellone finale tra lungometraggi – mediometraggi e cortometraggi, circa sessantacinque film sui tremila pervenuti e selezionati tra la migliore produzione internazionale di settore, provenienti da ventisei paesi per quasi totalità in anteprima italiana. Alla serata d’apertura, sarà consegnato un simbolico omaggio: Una mascherina con il suo storico slogan “Movies Save the Planet” a ricordo di un anno inconsueto per tutti. Non ci saranno sezioni competitive tranne che per Cinemambiente Junior, il concorso nazionale di cortometraggi realizzato dalle scuole prima che chiudessero a causa del virus. Un commento rilasciato dal direttore del Festival Cinemambiente Gaetano Capizzi: < Questi mesi di epidemia ha fatto toccare con mano cos’è l’emergenza globale e, quanto sia fragile l’equilibrio su cui le nostre vite si reggono. Il tentativo di quest’edizione del Festival Cinemambiente, ancor più delle passate, è richiamare l’attenzione sul modo in cui le crisi ambientali – cambiamenti climatici in testa- possano generare conseguenze di portata irrimediabile e su come i nostri atteggiamenti, possono cambiare le cose invitando tutti ad agire immediatamente >. La nuova edizione, s’inaugurerà con l’annuale report del – Punto di Luca Mercalli – (ore 20,30 sala Cabiria) soffermandosi sul rapporto tra clima e ambiente, con qualche accenno sulla diminuzione dell’inquinamento causato dal lockdown. La scelta per la visione d’apertura del Festival sarà del regista Ron Howard (premio Oscar per A Beautiful Mind) con il film Rebuilding Paradise… a questo proposito una “ristrutturazione mentale” sarebbe alquanto necessaria per ricomporre il nostro paradiso terrestre…
Daniele Giordano