Oggi intervisto OMÄR, artista che ci presenta il suo singolo che si chiama “CI RISIAMO” (THEWEBENGINE). OMÄR è la sintesi di un lungo percorso musicale, un progetto che scaturisce dall’urgenza espressiva e che affonda le sue radici nell’incontro tra alternative-pop e soul. Le sonorità miste sono la naturale evoluzione della sperimentazione negli anni di vari generi musicali, partendo dal pop, passando dalla black music, dal rock e dall’Edm. Il fine del progetto è la libertà di espressione attraverso la musica, che si traduce nella necessità di comunicare senza essere soggetti a giudizi di tipo estetico o etichette di alcun genere. OMÄR è reduce anche di altri suoi brani “Ricominciare” e “1000 Malibù”, e oggi ci parlerà del suo ultimo singolo citato prima: “Ci risiamo” appunto.
CIAO OMÄR, BENTROVATA AL CORRIERE DELLO SPETTACOLO, INIZIANO DALLE TUE CANZONI, COME NASCONO?
Nascono normalmente da cose che provo e cose che vivo nella vita quotidianamente, non scrivo mai di cose progettate, ma scrivo di cose che succedono nel mio piccolo universo, in modo spontaneo.
“Ci risiamo” è il tuo nuovo singolo, in cui racconti di un momento di indecisione all’interno di una relazione, in cui tutto sembra tornare allo stesso punto come all’interno di un circolo vizioso, senza alcuna possibilità di chiudere. MI PARLI DI QUESTO BRANO?
E’ nato con la collaborazione dell’artista Brioschi, nome d’arte di Francesco Gargano. Lui aveva un testo, me lo ha fatto leggere. L’ho sentito particolarmente, gli ho detto se potevamo svilupparlo insieme. E così l’abbiamo sviluppato insieme e poi l’abbiamo registrato. “Ci risiamo” parla di quelle storie in cui resti sempre impigliato, in cui ci ricaschi sempre e di un circolo vizioso in cui entri e non riesci più ad uscirne.
Mi viene spontaneamente da dirti che “Ci risiamo” è un pezzo profondo ma anche particolare. Poiché si parla di una tematica non comune. “Ci risiamo” è un singolo che tratta un tema mai trattato nella musica e nelle canzoni. Racchiude a mio avviso un grande e profondo messaggio, mostrandoci emozioni, molta empatia e sensibilità. Di questo faccio veramente i miei complimenti sia a te che a Francesco. COS’E’ PER TE L’AMORE, AL DI LÀ DELLA STORIA E SITUAZIONE CHE RACCONTI IN “CI RISIAMO”?
È sicuramente il sentimento più importante in assoluto. Quello che dà vita a tutto il resto. È dall’amore che nasce la vita, letteralmente. Però ci sono amore e amori, amori vari. L’amore di cui parlo io è quello che lega due persone uomo e donna. L’amore significa prendersi cura di una persona.
CHE PROGETTI HAI PER IL TUO FUTURO, O MEGLIO PRESENTE?
Al momento il futuro è un po’ incerto per tutti. Ho intenzione di tirare fuori nuove canzoni e non vedo l’ora di tornare sul palco. Tornare sul palco significa veramente sconfiggere anche questo nemico terribile, quindi sarebbe una doppia vittoria. Per ora dobbiamo assolutamente sconfiggere questo nemico che ci sta opprimendo, poi tornare sul palco sarà un ottimo inizio.
Speriamo che al più presto questo nemico sarà sconfitto e che toneremo alla normalità. Ricordiamo che “Ci risiamo” è accompagnato da un videoclip ufficiale, girato da Fulvio Bellanzin (Fluo.Making). Il video va nella stessa direzione del brano, infatti mette in evidenza i contrasti, le discussioni lasciate in sospeso e che pesano come macigni, con il sentimento di non riuscire mai a chiudere del tutto ciò che viene aperto. Il movimento circolare viene sottolineato al termine del video, poiché anche qui la fine non è una fine reale, ma è solo l’incipit di un nuovo inizio.
Giuseppe Sanfilippo