La fotografia ha sempre fatto parte della sua quotidianità, per questo Alice Zanaglio ci si è buttata e appena può strizza l’occhio all’obbiettivo. Una storia da leggera per lei che fra munizioni, moda e social, è un personaggio tutto da seguire…
Riavvolgiamo il nastro, chi è Alice Zanaglio?
Ho 26 anni, vivo in un piccolo paesino della provincia di Brescia a metà tra la Val Trompia e la Franciacorta, nella vita sono impiegata per una multinazionale che tratta armi e munizioni ed ho studiato prima Marketing ad indirizzo linguistico, poi ho preso una laurea in Lingue per il Commercio Internazionale a Verona.
Come inizia la tua carriera fotografica?
La mia avventura inizia nel 2016, al primo servizio fotografico il giorno del mio compleanno ho iniziato ad appassionarmi al mondo della fotografia. Ero alle prime armi ma ho ricevuto un sacco di complimenti, da lì ho iniziato a conoscere sempre nuovi fotografi ed ampliare il mio portfolio. A livello artistico ne risulta una continua ricerca di originalità, di trovare idee diverse per non avere una ridondanza di foto che sembrano fotocopie.
Quanto ti è servita questa esperienza?
Moltissimo. A livello personale impari ad apprezzare tutti i dettagli, ed interiorizzare che ciò che a te può non piacere, per un pubblico può essere qualcosa di bello e particolare. Per questo tendo a lasciare anche ai fotografi una certa autonomia nella scelta degli scatti, non mi spaventa mostrarmi per quel che realmente sono.
In qualche modo, era destino che tu approdassi all’obbiettivo…
Non so se si possa definire vocazione, ma già da piccolissima mi piaceva stare al centro dell’attenzione. Mamma e papà mi riempivano di fotografie e filmini, ho un mucchio di ricordi della mia infanzia. Crescendo la cosa si è ridimensionata, ma la mia essenza è rimasta la stessa: saggi di danza, spettacoli dell’oratorio, concorsi di canto, insomma avevo sempre i riflettori puntati addosso. Ultimamente è diventata un’attività più frequente ed anche grazie alla collaborazione con associazioni sportive, progetti ed agenzie ho conosciuto varie sfaccettature di me e le varie possibilità che potevo sfruttare. Anche ora i miei genitori sono i miei fan numero 1, mi seguono in tutte le mie attività con entusiasmo ed orgoglio.
E di strada ne hai fatta, eccome…
Ogni volta che pianifico uno shooting col fotografo è un momento forte, cerchiamo di estrapolare qualcosa di originale che rispecchi entrambi. Lo scorso anno ho partecipato ad un progetto fotografico in collaborazione con un artista di bodytaping: posare col corpo coperto solo da nastro adesivo è stata un’esperienza particolare, mi sono messa in gioco cercando di fondermi espressivamente con ciò che indossavo.
Le tue collaborazioni hanno sempre lasciato una traccia indelebile.
Non sono una modella professionista, perciò fatico a trovare progetti più importanti di altri. Ritengo importante la mia attività attuale di ragazza immagine per due club motoristici della zona, così come le collaborazioni con alcuni negozi locali per dar visibilità ai capi con shooting e sfilate. Sono stata protagonista di diversi shooting sia in studio che in esterna ed ho partecipato ad un workshop ad inizio 2020. La strada è ancora lunga, spero di avere occasioni di crescita professionale in futuro. Seguo dei fotografi emergenti il cui stile mi affascina, ma non ho artisti veri e propri che siano per me dei punti di riferimento. Sono in continua metamorfosi.
Se dovessi sintetizzarlo, cos’è per te la fotografia?
Per me la fotografia è due cose totalmente agli antipodi, in base a come viene espressa. Può essere una finestra sull’anima, quando regala la possibilità di esprimere emozioni e stati d’animo, ma può anche essere un vestito scintillante che regala confidenza e ti permette di trasformarti in qualcosa di diverso dalla persona di ogni giorno. Da parte mia posso dire che ho conosciuto persone stupende per cui nutro molto affetto, ed ho cartelle e cartelle di fotografie che mi ricordano il mio percorso. Ciò che mi spinge a buttarmi è il pensiero che le opportunità che non cogli ora potrebbero non ripresentarsi in futuro, si vive una volta sola e bisogna farlo nel miglior modo possibile per noi stessi.
Che rapporto hai con i social?
Amo passare il mio tempo sui social, trovare ispirazione, condividere la mia vita e vedere cosa fa la gente nel mondo: in generale, mi ritengo una persona curiosa ed interattiva. Non mi reputo una influencer, ma mi piace dare consigli sulle mie esperienze e ricevere consigli dagli altri. Vivo molto coi piedi per terra. Attualmente ho un profilo Facebook (Alice Zanaglio) ed un account Instagram (@alicezanaglio) dove trovate tutto di me: le mie passioni e le mie collaborazioni.
Che immagine vuoi veicolare attraverso i social?
Di me voglio trasmettere un’immagine autentica, adoro interagire con i miei followers e condividere con i miei amici momenti speciali e battute divertenti. Non riesco a sopportare le persone che fanno shaming e chi si atteggia: preferisco un utilizzo convenzionale dei social media come comunicazione che fa bene, regala sorrisi e permette di imparare tante cose nuove.
Dicevamo: non solo fotografia nel tuo curriculum…
Sfilo per negozi, progetti ed agenzie. Ho abbandonato il mondo dei concorsi, la competizione su base soggettiva non fa per me e purtroppo non è un ambiente che mi regala stimoli positivi. In compenso in estate ho avuto la possibilità di destreggiarmi come presentatrice per un concorso di bellezza rivolto a ragazze ed “over”: mi rispecchia molto di più e mi da la possibilità di continuare a stare tra la gente.
Come vedi il mondo dello spettacolo?
Il mondo dello spettacolo è vasto e vario, non si può racchiudere in un solo giudizio. I pregi sono la rete di rapporti interpersonali che si crea e l’immensa possibilità di spostarsi da un contesto all’altro. I difetti principali sono che non sempre le ragazze reputate carine sono esenti da commenti poco carini ed inviti tutt’altro che professionali, inoltre ci sono cattiverie ed invidie che portano delle strade a dividersi. Ritengo che siano lati della medaglia di cui essere consapevoli ma di cui non bisogna essere spaventati, nessuno ci obbliga ad accettare situazioni spiacevoli. D’altro canto ho molte persone di riferimento che per me sono come una famiglia, persone genuine che fanno bene al cuore.
Che ragazza sei nel quotidiano?
Io sono una vanitosa, passerei tutto il giorno a fare fotografie e condividere le mie giornate. Nei miei outfit spazio da una comoda tuta sportiva, a look casual con jeans e maglioncini, ad abbigliamento più fashion con accessori vistosi e tacco alto. Ho la divisa da fiera per il lavoro e la tutina da hostess per le fiere motoristiche. Mi piace pensare di svegliarmi la mattina e decidere in base al mio mood cosa prendere dal guardaroba. In estate adoro costumi colorati, con tagli particolari e cristalli, i copricostume ed i cappelli di paglia – un paio di occhiali da sole grintosi e sono pronta per la spiaggia. Sono diversa dalle altre ragazze perché non mi limito ad una gamma circoscritta di interessi, passo dai viaggi al poligono di tiro, dai cani alle auto da drift, dalle sfilate di moda al preparare torte.. Insomma non sono mai ferma…
Come ti vedi in futuro?
Ho in programma alcuni shooting ed una sfilata di abiti da sposa nel futuro prossimo, e tendo a non programmare troppo in là con questo periodo di lockdown intermittente. Tra 10 anni probabilmente mi vedo mamma, sempre indaffarata e di corsa tra lavoro e le mie passioni. Le cose che spero restino le stesse sono l’entusiasmo che caratterizza il mio modo di affrontare tutto e l’obiettivo di essere felice.
Luca Fina