La feconda penna della giovane Carlotta Corradi finalista al 54° Premio Riccione per il Teatro ha creato questa drammaturgia che ci porta a vivere dentro il morboso mondo delle baby squillo. Il testo, recentemente tradotto e presentato in lingua spagnola durante la rassegna Nueva Escena Italiana del Centro Dràmatico Nacional presso il Teatro Valle-Inclàn di Madrid, ha incantato per la sua crudezza i critici iberici. In Italia l’autrice attratta vive la morbosa vicenda di due giovanissime ed entra dentro l’anima delle due ragazze minorenni coinvolte da un gruppo di adulti senza scrupoli ad entrare in un giro di prostituzione minorile. La capacità di Carlotta Corradi è stata quella di entrare ancora più dentro i problemi dei giovani d’oggi e nella loro crisi identitaria. La cronaca è vista secondo la visione delle protagoniste che narrano le proprie vicende come fosse un piacevole lavoro ben retribuito. La parte stessa delle madri che pur vivendo realtà differenti sono coinvolte anch’esse nella vicenda mostra che sono vittime e partecipi del declino della nostra società ormai senza più valori. Lo stesso vale per gli uomini che si dimostrano frivoli ed immaturi. Questo è il mondo morboso in cui vivono Chiara e Manu. I loro rapporti umani come tutti i protagonisti della vicenda sono dettati dalla propria convenienza. Le stesse relazioni sociali sono sbilanciate perché anche nello stesso candore si nasconde lo sfruttamento e l’accettata arma del ricatto, del plagio e della sottomissione. L’architettura teatrale è sublimata dopo un accurato lavoro di regia da parte di Andrea Collavino che strutturalmente ha ideato una alchimia scenica che ci riporta la realtà di un’adolescenza cruda ed esente da moralismi.
il regista Andrea Collavino nelle sue note di regia parlando delle fronde del bosco che impediscono alla luce di passare facendo perdere l’orientamento alle ragazze che attratte dal lupo cercano la vita perdendo sé stesse dice:
«Dove è il limite oltre il quale la relazione si sbilancia e diventa dipendenza, ricatto, plagio o sottomissione? Seguendo il percorso iniziatico delle due ragazze ci ritroviamo continuamente ingannati dai sentimenti contrastanti che la vicenda genera in noi, senza poterci aggrappare a nessuna certezza, persi anche noi tra le fronde degli alberi.»
Il cast ottimale esalta le notevoli figure di Jacopo Bicocchi, Francesco Bolo Rossini, Sara Borsarelli
Elsa Bossi, Lia Grieco, Aram Kian, Romana Maggiora Vergano
Giuliano Angeletti