Spesso la tensione nervosa,l’eccessiva carica psicologica del risultato a tutti i costi ed un certo spirito orgoglioso di superiorità tecnica,fanno l’effetto contrario e giocano un brutto scherzo pure ai primi della classe:questo è quanto sta succedendo al complesso rionale guidato da Mister Pirozzi che,intervistato in studio nella trasmissione”c siamo”su raisport il lunedi sera da Luca Cardinalini e Simona Cantoni,aveva detto che il campionato è ancora aperto,tutto può avvenire e lui spera di portare in fondo il miracolo costruito con un “gioiello” di squadra in questa stagione,regalandolo al Presidente BETTURRI,che dal canto suo dovrebbe trovare un campo per la lega pro il prossimo anno.Non aveva messo nel conto il fatto che sarebbero stati i suoi ragazzi a tradirlo nelle ultime due partite interne allo”stadium” di villa Pamphili facendosi imporre prima il pareggio dal Badesse allorchè vincevano per tre ad uno con due leggerezze difensive,avendo l’attenuante d’un gol annullato per sospetto” off side”a Milani,poi sabato perdendo addirittura con il S.DONATO TAVERNELLE già piegato all’andata con un secco tris a zero.Ancor più irritare fa il pensare che il LORNANO,sponsor con il chianti dei SENESI hanno perso male a Montespaccato dopo essere stati pure in vantaggio,mentre i giovani d’INDIANI fino a venti giorni prima non avevano rappresentato un ostacolo insormontabile,tanto che il loro miglior goleador aveva segnato appena tre reti.Tuttavia quando si scende in campo con l’idee annebbiate dalla presunzione e non si dispone della giusta concentrazione ed attenzione è facile che anche il non proibito diventi ardua impresa e la fortuna ti volti le spalle indignata da quello che di tuo riesci a combinare in male modo inguaiandoti.E’ vero che il kara kiri interno,con il che si sono restituiti ai Toscani i tre punti incamerati nel recupero,c’è stato nondimeno nel girone G con il Latina e l’artena battute in casa da Latte dolce Sassari e Muravera dopo il successo esterno dell’andata così da spianare la strada al Monterosi vincitore sul GLADIATOR,che il TIFERNO LERCHI ha ceduto il passo allo Scandicci e che,per buona sorta,il Montevarchi ha imitato in casa con IL TRESTINA la sbandata contro il BADESSE dell’undici capitolino,a dimostrazione che il pallone è rotondo,ma il modo in cui il TRASTEVERE ha combinato il suo terzo capitombolo interno fa sinceramente preoccupare,per non dire temere una pericolosa involuzione di forma per centrare l’obiettivo che fino a PASQUA sembrava ipotizzabile con rosee speranze.Dunque nel primo tempo avveniva l’inverosimile con ROBERTI che,su imbeccata diLORUSSO,solo davanti a Signorini si faceva contrare la sfera,apparsa già dentro,dal corpo del portiere in uscita e poi due minuti dopo alzava troppo la mira su cross radente la porta da sinistra;a tanto ben di DIO divorato con autentica ingordigia s’aggiungeva che al 42° perdeva l’attimo propizio per bucare di prima al volo l’estremo fiorentino.S’ERA per lo più trattato di spunti personali,azioni isolate,dato che le scintillanti e belle manovre avvolgenti di prima in rapida concretizzazione erano un lontano ricordo e che i lanci lunghi a saltare la cerniera di centrocampo della compagine del Tavernelle formata dal 2006 dalla fusione di due frazioni di Barberino Tavernelle su due colline della VAL D’ELSA e VAL DI PESA,erano quasi sempre fuori misura per atleti fuori gioco.IL calcio come si sa è spietato,per cui chi goal non fa subisce la legittima punizione ed infatti al 44° su cross da destra di DI SANTO il libero VIERI REGOLI,lasciato in beatitudine a centroarea,controlla di petto e trafigge CASAGRANDE.Nella ripresa il trastevere cerca di risalire lo svantaggio,tuttavia al 59° su servizio di CRESCENZO e felice girata di testa di roberti lo spigolo della traversa s’oppone amaramente al possibile pari.IL trainer PIROZZI le prova tutte inserendo tutte le spedine a sua disposizione,ma non c’era più tempo per la “remuntada”.Adesso speriamo che il trastevere sappia reagire alla grande e con personalità a SCANDICCI mercoledi e domenica allo stadium con il montevarchi nel big match della verità che potrebbe dare un responso definitivo.
Giancarlo Lungarini
