L’esordio era stato da urlo, col suo corpo e il suo volto finito nelle case di milioni di italiani grazie a Blindspot, un’idea marketing-emozionale ideata cinque anni or sono dalla reti Mediaset. Da allora, Giorgia Bellanova non ha smesso di fare “cose”. Una parola volutamente generica perché non è facile raccontare la sua quotidianità che spazia da make-up artist a fotomodella, da casting director a social media addicted, col sogno (per ora nel cassetto) di entrare nel mondo nel cinema. A differenza delle colleghe, giusto dirlo, qui c’è meno mondanità e molta più voglia di fare. E Giorgia pare quasi una ragazza d’altri tempi quando parla di “relazioni fra persone”, di “rapporti umani”, lasciando il mondo dei social network in sottofondo. Perché i numeri sui social contano, ma nella vita c’è altro. Così, dopo aver avuto il coraggio di lasciare Cuneo per trasferirsi in quel di Milano, ha accettato le sfide che la vita le ha posto dinanzi. Qualche problema di salute superato con la sua energia, una casa a due passi dagli studi Rai di via Mecenate che ben descrivono la sua propensione verso i riflettori, un’agenda quotidiana fitta di appuntamenti che la rendono molto business woman e molto poco ragazza da “struscio” milanese. Dulcis in fundo, Giorgia Bellanova ha saputo creare uno spazio – denominato Quintessenza – in cui trucca donne di ogni età, in cui oltre a renderle più belle si prende cura della loro anima. Uno spazio in cui fermarsi e ritrovarsi più belle fuori (e dentro).
Tantissima carne al fuoco. Da dove partiamo?
Riavvolgiamo il nastro: mi sono diplomata come Perito Informatico, ma da sempre sono appassionata di make-up. Sono originaria del Piemonte, finchè decisi di venire a Milano proprio per studiare trucco, frequentando l’Accademia BCM e trovando uno straordinario maestro come Leonardo Giacomo Borgese.
Tuo docente di effetti speciali, ma anche…
La persona che mi suggerì di propormi per un casting Mediaset. Cercavano la sosia di un’attrice americana, ci andai troppo convinta, quando mi chiamarono per dirmi che ero stata scelta sulle prime risposi che avevano sbagliato il numero! Ed invece, divenni io la protagonista di Blindspot, un flash mob che mosse milioni di italiani sui Social Network. Entrai così, per la prima volta, in tv.
A onor del vero, la prima di una lunga serie.
Ho avuto la fortuna di essere scelta per numerosi altri spot: Carrie, Cirio, Intersport, Brabisnoire, Somatoline, Cirio, Chianti… e a breve mi vedrete in onda per Grisby su Discovery! Iniziai seriamente a lavorare come modella per brand più disparati. Mi manca imparare a recitare per provare a varcare le porte del cinema, vedremo se riuscirò anche in questa impresa!
Eppure nella vita tu hai sempre deciso di tenere aperte tutte le strade.
Proprio così, e non ho mai perso la mia umiltà, il mio sorriso, la mia voglia di fare. Quando sono arrivata a Milano, ho iniziato a lavorare come hostess in un Museo. Ho vissuto all’età di 16 anni tre mesi in Sudafrica, ho capito cosa nella vita è importante e cosa… no. Ho capito che la differenza la fanno le relazioni umane, i rapporti amicali, i contatti in cui si condivide un contenuto, non dove si sfrutta l’altro per mero arrivismo.
Torniamo al mondo make-up.
A Milano ho potuto mettere in pratica quel che avevo imparato. Ho lavorato come truccatrice a Zelig e Lo Scherzo Perfetto, ho lavorato per alcuni video musicali fra cui quello dei Modà. La verità è che ho sempre avuto fame di imparare, di aprire nuovi orizzonti, di acquisire competenze e conoscere persone. Voglio sentirmi donna in carriera, con la speranza un domani di costruire una famiglia sana, unita… Ma restiamo all’oggi!
L’oggi ha un nome ben preciso: Quintessenza.
Ovvero, un angolo dedicato al trucco ricavato nella mia abitazione, dove la donna si prende cura di se stessa a 360 gradi. Uno specchio che diffonde musica, un diffusore di profumi, un ring, prodotti di qualità e tutto attorno silenzio. Così ho costruito un angolo speciale, unico, a disposizione di chi vuole prendersi cura di se stessa.
Perché questo nome?
Perché, alle prime armi, lavoravo in uno Studio di Estetica che si chiamava “La Quintessenza”, dove la proprietaria, signora Germana, è stata la prima ad insegnarmi il significato di estetismo. Mi prese sotto la sua ala, quando venne improvvisamente a mancare mi lasciò un vuoto incredibile. Ma questa parola, evidentemente, deve essere scritta nel mio destino. Alcuni mesi fa, mi venne suggerito di leggere un libro per superare un mio momento difficile. Il titolo? La Quintessenza… di Paolo Borzacchiello.
Insomma, tutto tornava.
Proprio così! Ed ecco che quando scelsi di arredare il mio appartamento per ricavarne un luogo davvero unico, il nome è venuto di conseguenza. La Quintessenza è la capacità di analizzare se stessi, la voglia di scrutare il proprio animo, ma anche il desiderio di ripartire con una forza inattesa. Anche questo spazio dedicato al trucco ha questi obiettivi. Si rinasce, esteticamente e mentalmente. Relax, riposo, bellezza.
Il Diploma come truccatrice artistica ti ha portata in questa direzione…
Ed io ne sono ben felice! Ho avviato due collaborazioni con figure e attività specializzate all’unico fine di generare una mentalità che vada oltre lo stereotipo della bellezza canonica, ma induca ogni donna a sentirsi bella con se stessa guardandosi dentro. Ed è bello che, attraverso i social, inizino già ad arrivare feedback di modelle e persone comuni che raccontano l’esperienza vissuta in questo spazio.
Non solo, attraverso i social è successo che…
Sono stata contattata da una nuova realtà del mondo cosmetico che sta crescendo sempre di più, chiamata Botirel, che mi ha offerto una partnership per valorizzare a 360 gradi i loro prodotti.
Botirel sposa alla perfezione il mio pensiero: è un brand il cui nome nasce dall’unione di due parole Haitiane Natirèl – Bote, rappresentanti il concetto di Bellezza Naturale, mettendo la Persona al centro del mondo. Tramite i loro prodotti loro vogliono “preservare una bellezza interiore e della pelle, in totale armonia con il proprio tempo”. È bello che si generino queste collaborazioni, che si comunichino delle emozioni più che dei codici sconti. Io ho l’ambizione di andare in questa direzione: voglio aiutare le persone ad imparare ad amarsi, partendo da loro stesse, riscoprendo la loro quinta essenza. E chi la pensa come me, è il benvenuto a Quintessenza o sui miei canali social.
Luca Fina