Savona. Presentato al Palazzo della Luce di Torino, nella giornata odierna, il calendario del 55° Festival teatrale di Borgio Verezzi: tredici spettacoli, di cui due anteprime e undici prime nazionali. Gli eventi prenderanno il via il 9 luglio e termineranno il 23 agosto, regalandoci in tutto ventritrè serate. E, dalle ceneri del premio “Veretium”, nasce quest’anno il Premio Mulino Fenicio per la migliore scenografia, che vede collaborare con il Comune Luca Finocchio Mapelli (proprietario della struttura).
Dopo l’introduzione di Patrizia Mosca, che ha fatto gli onori di casa e valorizzato storicamente la location piemontese, è intervenuto il sindaco di Borgio Renato Dacquino che, nel suo intervento, ha ricordato quanto sia cambiato nel corso degli anni il modo di intendere le vacanze. Anni fa, ha rammentato, dalle vicine regioni in tantissimi scendevano nella nostra Riviera per un mese intero, dopo aver trovato ad affittare una camera con uso cucina. Ora è tutt’altra cosa, ma alcune cose sono rimaste inalterate, come la voglia di conoscere e di condividere. E, se ogni posto ha le sue ricchezze, “le nostre sono piccole ma le vogliamo raccontare: sono il mare, il Festival, le grotte”. Il primo cittadino si considera in “coppia di fatto da 10 anni” con il direttore artistico Stefano Delfino e questo significa, ha concluso, “che la macchina funziona”.
Maddalena Pizzonia, vicesindaco con delega al Teatro, ha puntato l’attenzione su un “cartellone del quale andare fieri” e ha dichiarato: “Borgio Verezzi, anche grazie al Festival, continua a essere considerato uno fra i Borghi più attrattivi turisticamente della nostra zona. Il premio ottenuto lo scorso anno da Regione Liguria è stata l’ennesima dimostrazione di come, perseguendo la qualità, la cura del territorio e le particolarità locali, i risultati si possano ottenere”.
Il direttore artistico Stefano Delfino ha iniziato il suo intervento ricordando come tutti i grandi nomi della recitazione siano transitati a Verezzi, eccezion fatta per Vittorio Gassman (a cui un pochino si è rimediato intitolandogli il teatro di Borgio). Quest’anno, è stato felice di dichiarare, il Festival ritorna come era prima del Covid: una vetrina di novità che poi andranno in tournée nei cartelloni di tutto lo Stivale. Dopo l’incubo della pandemia, “non è parso il caso di presentare ulteriori drammi, per quanto fittizi, sulla scena teatrale. Si è pensato invece di offrire agli spettatori serate all’insegna del sorriso, per quanto non fine a se stesso, ma accompagnato da spunti di riflessione”. E, ha precisato, con una forte impronta musicale in quasi tutti gli eventi.
Il microfono è passato a Maximilian Nisi, che ha rivolto un “Chapeau” agli organizzatori per il loro lavoro. “Quando tutto il sistema teatrale si è fermato, Verezzi ha continuato a ospitare”, ha detto. Lui sarà alla 55ma Rassegna per ricevere la Menzione speciale per “Giuda” di Raffaella Bonsignori, un testo che ha portato in auge l’estate scorsa e che ha avuto il riconoscimento del Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Anche Bonsignori è intervenuta, in collegamento streaming, per dichiarare che ammira la bravura e l’intensita che Nisi ha esercitato sul suo copione. “Il teatro è una droga buona”, ha sintetizzato.
Ed eccolo il cartellone: Anteprima al Festival con “È cosa buona e giusta” di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli, regia di Andrea Palotto, per parlare di problematiche giovanili, con l’autore La Ginestra, Ilaria Nestovito, Ilaria Mariotti, Alessandro Buccarella e Alessandro La Ginestra (il 9 luglio).
C’è anche una seconda Anteprima con “Roger” di Umberto Marino (regista), con Emilio Solfrizzi, per un’immaginaria partita a tennis con il fuoriclasse, inarrivabile numero uno di tutti i tempi, e un generico numero due (10 e 11 luglio).
Iniziano le prime nazionali con “Slot” di Luca De Bei (regista), con Paola Quattrini, Paola Barale e Mauro Conte, per parlare di ludopatia (14 e 15 luglio).
A seguire “Ti ricordi di me?” di Sam Bobrick, con Caterina Costantini, Nicola Pistoia (regista), Dino Spinella e Carla Ferraro. Che succede se un ex ripiomba nella vita di una donna apparentemente felice? (17 e 18 luglio).
Poi “La prima volta” di Paolo Conticini e Luigi Russo (regista), con Conticini sul palco che racconta di sé e delle sue prime volte (20 luglio).
“Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi” di Anna Mazzamauro (nella foto) anche regista e sul palco al fianco di Sasá Calabrese (chitarra e pianoforte), è un titolo che ci farà ricordare Paolo Villaggio attraverso la figura di Ugo (23 e 24 luglio).
Quindi “Amore sono un po’ incinta” di Marco Cavallaro (regista), che calcherà le scene al fianco di Sara Valerio, Guido Goitre e con Antonio Conte (e le voci di Monica Ward e Alessandro Campaiola), per ridere della preoccupazione di mettere al mondo un figlio (26 luglio).
Il mese di luglio terminerà con “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, con Tosca D’Aquino, Paola Tiziana Cruciani, Rocio Munoz Morales, Caterina Silos Labini, Emy Beramo, Martina Difonte, regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado: una commedia agrodolce che vede donne a confronto in un salone di bellezza (29 e 30 luglio).
Il mese di agosto inizierà con “Pigiama per sei” di Marc Camoletti, con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio, Max Pisu, Roberta Petrozzi e Rufin Doh Zeyenovin, regia di Marco Rampoldi, per il classico triangolo: lui, lei, l’altra (2 e 3 agosto).
A seguire, in collaborazione con il Festival di Cervo, “Corto Maltese – La ballata del mare salato” da Hugo Pratt, con Igor Chierici (regista), Luca Cicolella e altri 4 attori e musicisti, per vedere sul palco quel personaggio creato da un genio dell’illustrazione (6 e 7 agosto).
Poi “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, con Jurij Ferrini (regista) e 8 attori di Progetto Urt, per un testo rappresentatissimo sui palcoscenici occidentali (10 e 11 agosto).
Dopo il ferragosto, “Bella Époque e polvere da sparo” di Paolo Coletta (regista),con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, accompagnamento musicale dal vivo con Susette Bon Bon Jazz Trio, per un divertente noir musicale ambientato alla vigilia della Grande Guerra (17 agosto, prima nazionale assoluta).
Chiusura con “Tre uomini e una culla”, di Coline Serreau, con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta (regista), Attilio Fontana, Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Malvina Ruggiano, per tre single che si improvvisano papà (20-21-22 agosto).
Prenotazioni telefoniche allo 019.610167 a partire da venerdì 25 giugno (www.festivalverezzi.it). Il primo giorno orario: 8.30-13 e 14.30-18.30. Dal 26 giugno, dal lunedì al sabato, 10.30-13 e 16.30-18.30. Dal 9 luglio aperto anche la domenica.
Laura Sergi