In scena al Teatro Astra di Torino dal 10 al 20 giugno 2021
“Giulietta” è stata l’unica creazione narrativa di Federico Fellini, un racconto pubblicato in lingua tedesca nel 1989 dal gruppo editoriale Diogenes. L’opera ben presto divenne sceneggiatura di un film con il nome “Giulietta degli spiriti”. Il dramaturg Vitaliano Trevisan è riuscito con sapienza e caparbietà a trarre dalle pagine più salienti del romanzo un testo di notevole impatto emotivo. Una drammaturgia per una sola attrice diretta da Valter Malosti. Un monologo recondito, dirompente ed evocativo portato in scena da una intensa Roberta Caronia che sapientemente interpreta con maestria più sfaccettature. L’attrice calca la scena indossando un pittoresco costume che rappresenta un fantasioso tendone da circo da cui esce da un busto la sua onirica figura femminile, una creatura mistica che, come tutte le figure felliniane, sono un insieme tra realtà e fantasia. Un composito tra la drammaticità della vita e il surreale mondo circense. Il tutto è fortemente legato dalle musiche di Nino Rota e Giovanni d’Aquila. Le scene sono di Paolo Baroni e le marionette che deliziano il tutto dando un senso immaginario alle battute sono di Gianni Busso.
Il Maestro Federico Fellini, da Jacqueline Risset, L’incantatore, Libri Scheiwiller 1994 parla della sua Opera.
«Ecco, questa ebbrezza, questa emozione, questa esaltazione, questo immediato sentirmi a casa mia, io l’ho provato subito, la prima volta che sono entrato sotto la tenda di un circo; e non era nemmeno l’ora dello spettacolo, con il chiasso della gente che si affolla e la musica che riempie l’aria di fragore assordante; no, era la mattina presto e sotto il tendone dorato che respirava appena, come una grande panciona calda, accogliente, non c’era nessuno. Si sentiva un gran silenzio incantato, di lontano la voce di una donna che cantava sbattendo i panni e. solo, il nitrito di un cavallo, da qualche parte. Sono rimasto rapito, sospeso, come un astronauta abbandonato sulla luna che ritrova la sua astronave». «La donna è meravigliosa. La donna è l’universo. Forse questa è una concezione tantrica. La donna è la parte altrui dell’uomo, ma gli è superiore perché essa nasce adulta, antica…».
Il regista Valter Malosti dice:
«Giulietta è una struggente favola psicanalitica, una favola contemporanea dai toni mozartiani sull’identità frammentata, sull’anima, raccontata con un tono vagamente infantile ed inquietante, una moderna Alice attraverso lo specchio, specchio con il quale si apre e si chiude lo spettacolo e il racconto felliniano. Ma Giulietta è anche una lunga e irridente seduta spiritica descritta da chi ci crede, almeno un poco».
Il testo, frutto dell’eccellente regia di Valter Malosti è magnificato dalla bravissima Roberta Caronia che con grande personalità è maestra nel rappresentare la surreale personalità di Giulietta. L’attrice ci regala un duttile spettacolo fatto di fantasiosi cambi di personalità. La Caronia Troneggia in scena nel rappresentare una donna che prigioniera delle proprie illusioni è soffocata da continue paure. Un duro ma gratificante lavoro che trasporta il pubblico in un eccezionale vortice emotivo.
Giuliano Angeletti
“Giulietta”
Di Federico Fellini / Adattamento Teatrale Di Vitaliano Trevisan, Da Un’idea Di Valter Malosti / Uno Spettacolo Di Valter Malosti / Con Roberta Caronia / Scene Paolo Baroni / Luci Francesco Dell’Elba / Costume Patrizia Tirino / Marionette Gianni Busso / Musiche Originali Giovanni D’aquila / Progetto Sonoro Valter Malosti / Ricostruzione E Rielaborazione Del Suono Fabio Cinicola / Assistente Alla Regia Alba Manuguerra / Altri Suoni E Altre Musiche Nino Rota, Federico Fellini E Fatboy Slim / Produzione Tpe – Teatro Piemonte Europa / Si Ringrazia L’istituto Per I Beni Marionettistici E Il Teatro Popolare / La Prima Versione Dello Spettacolo È Stata Realizzata Da Teatro Di Dioniso In Collaborazione Con Teatro Regio Di Torino – Piccolo Regio Laboratorio / Con Il Patrocinio Di Fellini 100 – Celebrazioni Per Il Centenario Della Nascita Di Federico Fellini -Durata 80 Min