Ho appena finito di tornare indietro nel tempo, andando alla ricerca di quelle email che hanno dato luogo alla collaborazione tra Susanna Donatelli e il nostro giornale. Email, sì, perché purtroppo io e Susanna non ci siamo mai conosciuti di persona, ma v’è sempre stato un legame amichevole e professionale iniziato nel 2017. Quando Giancarlo Lungarini, suo marito e articolista del Corriere dello Spettacolo, mi ha comunicato la tragica notizia della scomparsa di sua moglie, sono stato colpito nel profondo. Susanna è la prima collaboratrice del Corriere che se ne va, indice del fatto che il tempo scorre e che quel giornale creato nel 2011 ne ha fatta di strada.
Giancarlo mi ha inviato una lettera speciale e commovente, in cui mi ha parlato in modo approfondito di lui, di Susanna, del loro rapporto, lui che avrebbe voluto diventare sacerdote, ma l’amore entusiasmante e prorompente per la donna ha scombussolato i suoi piani. Sono stati insieme per sempre e Susanna fino all’ultimo, nonostante una malattia che l’aveva colpita da tempo, ha continuato a scrivere articoli per il Corriere – la passione per il giornalismo e per i media era nata decenni fa – e ha continuato a occuparsi di tutte le faccende domestiche ed è proprio in uno di questi momenti che la morte l’ha colpita d’improvviso.
Riposa in pace Susanna, penna attenta e vivace della nostra testata, che con generosa, commovente ed evocativa applicazione hai apportato alla redazione contributi critici ed articoli culturali e sportivi, nonostante la malattia e le relative sofferenze ti privassero di molte forze ed energie. La passione per il giornalismo ti ha portata ad un profondo spirito di abnegazione e dedizione diuturna al nostro quotidiano.
Stefano Duranti Poccetti