“In fila a un semaforo”, nuovo singolo di Paolo Piermattei, è un’istantanea scattata in un incrocio di quattro strade davanti al rosso di un semaforo in un giorno di riflessioni e bilanci: il giorno del compleanno. L’autore guarda le facce, le azioni, immagina i pensieri, le intenzioni delle persone. Ne viene fuori una scena in cui “niente è ciò che sembra, nemmeno l’apparenza”.
Paolo infatti ci racconta che il semaforo è la fermata, il rallentamento della vita che si vive nell’attesa, nello stress, nell’ansia di riprendere la marcia: “oggi siamo disorientati, il tempo si consuma con una velocità tale che i desideri che abbiamo hanno vita brevissima. Così la felicità è sempre più lontana da raggiungere e spesso è complicata da noi stessi, dalle nostre paure, dalle troppe regole che ci diamo, dai tanti punti interrogativi su un futuro di difficilissima interpretazione. Ho la sensazione che fino a qualche anno fa l’obiettivo di tutti fosse essere felici, oggi mi sembra che a tutti basti essere contenti”.
“In fila a un semaforo” ha un ritmo tambureggiante che vuole sottolineare la tensione, l’attesa, l’ansia. La voce è quella dei pensieri, la chitarra, a tratti tagliente, è il perno su cui poggiano la scrittura musicale e l’arrangiamento molto “british” che rimanda ai primi anni del nuovo millennio. Bello lo sviluppo del brano nella seconda parte dove un coro molto intenso dà melodia e libera le riflessioni dal rosso del semaforo.