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LUDOPATIA E TRADIMENTI CONIUGALI IN “SLOT” DI LUCA DE BEI. ALESSANDRA E GIADA DA RIVALI DIVENTANO AMICHE AL “ MANZONI CON P. QUATTRINI E P.BARALE

Data:

Al Teatro Manzoni di Roma fino al 14 Novembre 2021

Siamo in una società che sta perdendo sempre più i suoi valori ideali ed i sentimenti umani, perché ognuno pensa a raggiungere la sua felicità individuale senza curarsi dei rapporti con gli altri in nome della prossimità relazionale e dell’amicizia che non obbliga e non pretende niente da nessuno, se alla base non v’è un interesse comune per qualche settore filosofico, scientifico o letterario per cui sorge uno spirito cameratesco, oppure un innamoramento che presuppone serietà di propositi, onestà con il partner e fedeltà di condotta badando maggiormente a dare amore che a ricevere. La forzata permanenza in casa per lunghi periodi in questi anni causa il virus non ha fatto altro che far emergere l’ incomprensioni, incompatibilità di carattere tra coniugi o libere convivenze per cui i vincoli si sono sciolti più facilmente e ciascuno è stato portato a cercare in nome del proprio egoismo la strada più comoda per uscire da una crisi esistenziale dovuta ad un connubio che ormai praticamente stava andando a rotoli. Una seconda questione non più familiare ,ma socio- economica, è stata l’inflazione monetaria e la relativa recessione per cui molti non hanno guadagnato come prima, hanno perso il lavoro in fabbrica e sono stati costretti a ricorrere agli usurai o tentare la via del gioco d’azzardo per far fronte ai propri impegni economici ed al pagamento delle bollette dei servizi pubblici, che in questi ultimi tempi sono pure aumentate. Ecco dunque che un giovane scrittore e commediografo di sicuro talento quale Luca De Bei ispirandosi a queste rilevazioni sociologiche ha scritto un nuovo copione assai attuale, che sta adesso andando in scena al “ Manzoni” di via Montezebio in Prati, vicino Piazza Mazzini. I protagonisti sono tre ed il perno principale è la brava, ironica, allusiva ed espressiva, Paola Quattrini cui l’età ha accentuato la personalità e reso più smaliziato il sorriso ed elegante, incisiva , la recitazione. Ella impersona una di quelle signore borghesi del ceto sociale medio che si considerano ormai arrivate e forti del sostegno amoroso e finanziario del marito, pertanto non hanno altre esigenze che una vita confortevole e serena con i giusti agi. Invece Alessandra su una panchina esprime tutta la sua rabbia contro il marito che l’ ha lasciata per vivere con la più giovane ed affascinante Giada resa con verve e determinata coscienza del fatto suo dalla bella Paola Barale, simbolo di quelle avvenenti ragazze che il maschio latino tende generalmente a corteggiare e conquistare per sentirsi ancora capace di seduzione nelle arti amatorie, per stare al trattato latino di Ovidio uno dei poeti nuovi alla corte di Augusto con il circolo letterario di Mecenate. La donna non sa come pagare il condominio, tener testa agli ufficiali giudiziari ed allora non trova di meglio che ricorrere agli “Slot” elettronici compulsivi ed ai tagliandi del “ Gratta e Vinci”, oltre che all’individuazione dei numeri esatti da giocare all’Enalotto. La sua depressione ed odiosa gelosia verso Giada che le ha sottratto il marito, che non compare mai e che non le passa gli alimenti, è subita dal figlio Francesco che è appena uscito pure dalla dipendenza dall’alcolismo e dagli stupefacenti, dovuti alla carenza d’ affettività familiare, che per riannodare i fili del rapporto parentale ha ripreso a frequentare il padre con la sua nuova compagna, che al contrario la madre frustrata e paranoica vorrebbe impedirgli. Il diligente ed impeccabile abbastanza nella parte Mauro Conte scopre l’inganno verbale della madre e le sue bugie sulla sua retta condotta chiedendole come possa sbarcare il “Lunario”. Trovate le matrici delle scommesse, la rimprovera sostenendo che codesto è un “ Ladrocinio di Stato o truffa autorizzata” appunto per il motivo che uno solo su circa un milione vince e gli altri s’indebitano anco di più, con la criminalità organizzata che punta proprio su questo per dilagare come gli ultimi arresti testimoniano. Francesco ha accettato l’invito per Natale della fresca famiglia rinnovata del padre, mentre la madre vorrebbe che stesse con lei per darle un po’ di calore, non accettando lei di recarsi nell’altra magione rivale; tuttavia le duellanti ed il figlio s’incontreranno per la notte di Capodanno in casa di comuni amici, a loro insaputa, mentre Giada è preoccupata in quanto la “Colf” ad ore non la tutela con piene garanzie nel controllo del piccolo figlio Giacomo avuto dal marito in secondo matrimonio. Tuttavia, come si sa, il lupo perde il pelo ma non l’arte predatoria, così anche l’uomo di pochi scrupoli e regole, principi, morali, non appena sente l’assuefazione di un menage s’allontana e cerca un’ennesima avventura che lo faccia sentire ancora “macho” e gli procuri un rinnovato piacere sessuale da entusiasmanti amplessi. Giada , stavolta sarà lei ad essere soggetta all’indegno ed ingiusto, immotivato, comportamento del consorte, che per il sentimento aveva accettato nonostante la differenza d’età, comprende allora che cosa significhi essere abbandonate sul più bello ed improvvisamente con un fanciullo che è stato del tutto dimenticato, come Francesco, dal genitore e dunque a poco a poco per solidarietà s’avvicinerà psicologicamente ad Alessandra, abbattendo il muro che le divideva come quello di Ustica. Ormai non sono più in lite e rancore tra loro, ma il comune nemico è diventato il maschio che le ha frodate pienamente tradendo il loro cuore preso, usato e gettato via. Si Tratta della solidarietà femminile che già Lisistrata aveva cementato con “Le donne in Parlamento” e decise a portare avanti dei contatti fisici con i rispettivi compagni e mariti finchè questi non avessero desistito dalle guerre del Peloponneso tra Sparta ed Atene dal 421 al 404 a.C. e finite con il governo dei Trenta tiranni ad Atene. Lì la pace di Nicia durò solo dieci anni e poi ripresero le ostilità belliche, qui invece quello che sembrava impossibile si realizzerà e le famiglie diventeranno allargate in segno di pace, il che è un altro tema per certi aspetti corrispondente alla realtà attuale del nostro consorzio civile. La commedia brillante e verbalmente dinamica, estremamente psicologica e contemporanea nelle linee portanti, resterà al Manzoni fino al 14 Novembre.

Giancarlo Lungarini

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