Quali sono i piatti tipici di questa Regione? I più conosciuti sono principalmente cinque, dire questo è alquanto riduttivo, poiché essendo al confine ha subito differenti contaminazioni culinarie, tutte squisite, sarebbero da assaporarle tutte. Per la regione del Friuli, troviamo (in ordine sparso) il Frico, un tortino a base di Montasio, un formaggio Dop, cipolla e patate, tipico del Friuli. Seguito da comunissimi ravioli… i Cjarsons, ma differente nel loro ripieno, poiché il suo composto è così farcito: mele e pere, ricotta, patate lesse, uvetta, spinaci, pinoli, cannella e cacao. Un amalgama di sapori sorprendenti. Oppure gustando la Jota, potremmo considerarlo un “piatto povero” da consumarsi nei mesi invernali. Questa minestra a base di crauti, fagioli e patate, la sua tipicità è basata sui “crauti acidi” alla bisogna si arricchisce con costine e cotenna di maiale richiamando toni gustativi dell’affumicato di altre regioni confinanti, da gustare principalmente in locali o cantine (Osmize) dei contadini produttori del Carso Triestino.
Se invece desiderate qualcosa a base di pesce, eccovi accontentati, basterebbe ordinare del Boretto di pesce. Una classica zuppetta di pesce, guarnendo il piatto con una polentina immersa nel suo brodo. Servita principalmente nella cucina tradizionale della città di Grado o lungo il litorale marino. Il dolce non manca mai sulle tavole di qualunque regione, quello più conosciuto è la Gubana ripiena di uvetta, noci, pinoli e zucchero… innaffiati da grappa. Senza soffermarci oltre, sappiamo benissimo che nelle zone citate appartengono molti Presidi Slow Food, pertanto sarebbe d’uopo informarsi sempre cosa cercare e trovare nel visitare le regioni italiane…
Con questa Regione abbiamo terminato la parte nord della penisola italiana, eccoci arrivati in Emilia Romania, qui troverete delle autentiche leccornie da gustare nei dieci piatti tipici. Secondo la nostra modesta opinione ci sono le Lasagne, pasta fresca tirata a mano questo vale anche per le Tagliatelle e Tortelli di forma quadrata, conditi con ragù di carne, per eccellenza con una ricca spolverata di Parmigiano Reggiano. Senza mai dimenticare lo Gnocco fritto (il suo nome cambia spesso da città in città), il Prosciutto crudo di Parma e l’autentico Aceto Balsamico di Modena! L’Erbazzone, una torta salata fatta con bietola lessata, uova e cipolle in abbondante Parmigiano che dire allora del Biscione reggiano, chiamato così per la sua tipica forma di serpente. Vi lasciamo come sempre con una bellissima curiosità dolciaria. Se per caso vi trovaste dalle parti di Vignola in provincia di Modena, fate un salto nella famosa pasticceria degli eredi di Gollini, solamente in questo negozio troverete dapprima l’autentica Torta Nera, creata da Eugenio Gollini alla fine del XIX secolo, cambiandole in seguito nome in Torta Barozzi, per dedicarla al concittadino Jacopo Barozzi (Architetto rinascimentale), conosciuto anche come il “Vignola”, in occasione del quarto anniversario della sua nascita. Su questa squisitezza dai sapori ineguagliabili, ancora oggi il mistero sulla torta persiste… Sebbene ci siano di aiuto tecnologie attuali per tentare di svelarne il segreto, pur conoscendo gli ingredienti ma non le proporzioni e la successione degli ingredienti… tanto meno cosa importante in una torta… il tempo di cottura… la concorrenza non è riuscita ancora a svelare! Comunque, se desiderate cimentarvi anche voi provando a fare un tentativo per produrne una simile, ma non uguale e ancora mai eguagliata da altri pasticceri, troverete tante proposte sulla sua ricetta!
Non ci resta che rimandarvi al prossimo articolo con altre specialità culinarie regionali.
Daniele Giordano