Dal 24 novembre al 5 dicembre 2021 al Teatro Golden di Roma
Continuando nella sua linea programmatica di recupero degli spettacoli non andati in scena nella passata stagione, lo spazio culturale di via Taranto propone al pubblico pagante il lavoro scritto da Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli e Toni Fornari come una serie di sketch, numeri di vario genere, ben assemblati insieme per consentire ai diversi attori della serata di mostrare le loro migliori qualità e risorse recitative, caratteriali.collaudata esperienza, come Simone Montedoro, lo stesso Fornari ed Emanuela Fresi, che costituiscono il perno centrale intorno a cui ruota il lavoro, mentre gli altri tre componenti del cast sono giovani attori usciti dall’Accademia di recitazione del Golden e sono precisamente : Alessandro Bartolini, Irene De Matteis e Clelia Enea. La “pièce” è dunque un florilegio antologico di vari pezzi a partire dall’intervista curiosa e stravagante, su cui i due interlocutori non si trovano mai d’accordo, che il vulcanico e spiritoso Montedoro fa al dinamico Adriano Celentano, per cui gli anni sembrano non passare mai, sul motivo di fondo della fortuna della sua carriera e la sua precisa etichetta identificativa “Yuppi Du” che appare a grandi lettere sullo schermo retrostante il vivace ragazzo della via Gluck, che con la sua leggendaria andatura dinoccolata poi se ne va. Seguono celebri motivi canori intonati da Toni Fornari e quindi l’estrosa imitazione del maestro e censore etico capitolino Franco Califano, che ha ancora una schiera di fedelissimi “amarcord” a rinnovare i suoi fasti. Per la prosa Emanuela Fresi, che vorrebbe farsi insegnare la danza da una delle ragazze per non sfigurare ballando con il buon Montedoro, finisce per disquisire con lei sul fatto che spesso quando i mariti vanno a giuocare a calcetto inventano questa scusa per stare con le amanti ed una sempre più sorpresa e delusa, frustrata, consorte, ben interpretata dalla istrionica Emanuela, ci restituisce proprio questo quadretto d’infedeltà e del fatto che , pur essendo ricche, non è detto che le donne famose siano più felici delle altre tra le pareti domestiche. Da qui in tale differenziata gamma di “Perle artistiche” s’è riservato un posto all’anamnesi storica e s’è rievocata criticamente la figura di Poppea, la seconda moglie lussuriosa e sfrenatamente corrotta di Nerone che si faceva il bagno nel latte, provocatoriamente distesa sul suo rosso sofà che ordina imperiosamente alle proprie ancelle di aumentare le tasse alla plebe quirite ed ai contadini rurali per sanare la crisi economica del periodo finale della dinastia giulio- claudia del marito Nerone che, dopo essersi formato culturalmente con Seneca, Petronio e Lucano di cui si sbarazzò con il pretesto della congiura dei Pisoni, divenne per arrogante megalomania folle e diede fuoco a Roma dando la colpa ai cristiani, come nel XX secolo avrebbe fatto Hitler bruciando il Reichstag e prendendo il potere nel 1934 con la maggioranza relativa appoggiata dai liberali nella misura in cui adesso governa la socialdemocrazia non avendo riportato all’elezioni il 51% dei votanti. Poteva mancare la coreografia sulla scena rimandando per allusione alle discoteche, che sono di nuovo affollate anche se prossimamente con l’introduzione del Super Green Pass abbiamo dei dubbi che continuino ad esserlo, oppure alle balere ed alle sale del centro anziani? Allora ecco la musica contemporanea con i cantanti giovani ed affermati a deliziarci con le loro canzoni dando la possibilità al cast d’esibirsi in diverse tipologie di danza, passando dal lento della Fresi allo sfrenato tip – tap di Montedoro, che ha da ultimo sfoggiato un allegro ondeggiare flessuosamente al centro della “ room” con il giusto ritmico battito delle mani sulle note di “Stasera mi butto”. La regia dello show inusuale perché non ha un filo unitario di raccordo connettivo, ma è semplicemente una libera associazione d’idee artistiche tese al piacere ludico per tutti i palati, è di Fornari e lo spettacolo libero da limiti preclusivi sarà replicato fino al 5 Dicembre.
Giancarlo Lungarini