Un viaggio collettivo, un percorso intimo, e un invito a superare insieme il pregiudizio e il timore nei confronti di chi non ha la tua stessa provenienza: questo è il cuore pulsante di “DI PONTI E DI MONDI”, brano frutto della collaborazione tra EL V e AWA FALL, una delle voci afrodiscendenti più interessanti del mondo reggae/soul europeo. Il risultato è un pezzo r’n’b contemporaneo, profondo e notturno che fa parte dell’EP “FIGLI INVISIBILI”, progetto vincitore del concorso di “Bologna City Of Music Unesco” e un’iniziativa musicale nata dalla mente dello stesso El V, che ne è ideatore e direttore artistico. La realizzazione dell’EP è stata interamente affidata ad interpreti afro-italiani, chiamati a confrontarsi con le produzioni di artisti come Dj Jad e Ice One, tra gli altri. E’ la prima volta che in Italia esce un EP che coinvolge i nuovi volti della musica italiana al fine di sottolineare la necessità di inclusione.
Ecco cosa ci ha raccontato EL V a riguardo.
Credi sia vero quello che si dice, che esiste più musica che ascoltatori?
Beh…effettivamente di musica ce n’è davvero tanta. Non credo però che manchino gli ascoltatori. Credo invece che manchino gli ascoltatori curiosi. La musica viene “consumata” in maniera superficiale, non c’è più ricerca dietro ad un ascolto. I brani durano pochi gg. E quelli che continuiamo ad ascoltare lo facciamo controvoglia, passivamente, perché siamo bombardati da canzoni, spesso deboli, che però ci vengono imposte. E inoltre la musica è tantissima, e alla portata di tutti. Io invito sempre gli amici ad ascoltare, con attenzione e dopo aver scelto cosa gli è piaciuto davvero, a comprare la musica e l’artista che hanno apprezzato. Io compro ancora decine di cd, supporto destinato a scomparire, per premiare la musica e gli autori che mi sono piaciuti.
Tu invece che tipo di ascoltatore sei? Brani singoli e playlist oppure album interi? E su che piattaforma? Sei attento alle nuove uscite?
Posso definirmi quindi un ascoltatore attento e piuttosto vorace. Da un paio d’anni conduco una trasmissione radiofonica che si chiama “SOCCIA CHE GROOVE” su Radio Città Fujiko a Bologna ( è una striscia settimanale anche sul digitale terrestre su RETE 8 VGA : SOCCIA CHE GROOVE TIVU’ ). Questo mi ha spinto nuovamente a setacciare il mondo delle nuove uscite, scoprendo decine di artisti. E li ascolto in tutti i contenitori e piattaforme, youtube è la più usata da me. E anche se ascolto e seleziono musica nera “ senza latitudine” come amo dire, ascolto anche altri stili e generi. Ho anche diversi amici addetti i lavori, oltre che collaboratori, con cui ho uno scambio di materiale. Questo aiuta tantissimo la mia ricerca. Spesso scopro artisti di cui non avevo mai sentito parlare che mi entusiasmano tantissimo e di questo ringrazio infinitamente la mia rete di contatti, persone altamente preparate che danno sempre ottimi consigli.
Cosa vorresti che arrivasse a chi ascolta il tuo nuovo singolo “Di ponti e di mondi”?
Questa canzone come molti dei miei brani, ha un messaggio ben preciso, ma lascia un margine di interpretazione. La cosa difficile dello scrivere liriche interessanti è proprio questa. Invitare l’ascoltatore in un immaginario, lasciandogli la possibilità di percorrerlo con la propria sensibilità. La canzone in questione, che AWA FALL ha saputo interpretare in un modo che ha stupito tutti noi che l’abbiamo scritta e prodotta, si rivolge a un mondo molto ampio di ascoltatori. E quello che desideriamo comunicare è la necessità di fare luce su un problema che non si è mai risolto in Italia, l’accettazione delle persone che hanno un’altra provenienza, Gli artisti coinvolti nel progetto FIGLI INVISIBILI, da cui è tratto DI PONTI E DI MONDI (ecco il link https://fanlink.to/figliinvisibili) sono tutti afroitaliani e uno di loro è italoacubano. Ci hanno fatto capire, in questo anno che è servito per preparare il prodotto, quanto ancora sia un tema da affrontare nel quotidiano, quello dell’inclusione. Abbiamo scoperto aspetti di questo problema che non conoscevamo, che hanno ulteriormente legittimato il nostro progetto. Ringrazio di cuore EFFERRE LIVE di Francesco Romano, il mio management, per la produzione ma soprattutto per il sostegno e l’entusiasmo dedicati a questa idea. E inoltre il Comune di Bologna che con BOLOGNA CITY OF MUSIC UNESCO ha contribuito alla realizzazione di tutto questo.
Qual è il filo conduttore che collega tutti i tuoi brani?
Le canzoni di EL V hanno una caratteristica: sono costruite in modo da poter essere piene di groove e di energia portando però sempre uno spunto di riflessione. Si può riuscire a invitare a un pensiero, mentre cerchi di travolgere con il ritmo. Questa è la mia “missione”. Del resto lo cantava anche Robert Nesta Marley: faremo la nostra rivoluzione ballando, che messaggio straordinario. E un altro aspetto che voglio sia sempre presente nei miei brani è la serietà e l’impegno con cui, io e i mie collaboratori, lavoriamo. Anche quando facciamo le cose più leggere e più da intrattenimento, dietro c’è sempre tanta professionalità e dedizione. Colgo l’occasione per un’altra citazione di uno dei miei artisti preferiti, Michael Franti, che recentemente ha pubblicato un brano con uno slogan potentissimo. “WORK HARD AND BE NICE” .
Programmi per il 2022?
Dal momento che “non c’è più il futuro di una volta” mi piace fare solo un unico grande progetto: continuare a vivere lavorando nel mondo dello spettacolo, godendo dell’esperienza più esaltante che si possa fare nella vita, ovvero stare in mezzo all’arte, alla bellezza e alla musica e farne parte.
GRAZIE INFINITE
Morgana Grancia