In scena dal 29 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022 al “Teatro Verdi” di Firenze
Margaret Mazzantini è una scrittrice molto seguita e gratificata. Nel 2002 il suo testo “Non ti muovere” ha vinto il Premio Strega. Il suo stile si presta ad essere trasformato in pièce. Il suo secondo romanzo “Manola” è una creazione che si avvicina ad una moderna struttura drammaturgica. La tanto evocata, mitica ed invisibile “Manola” rappresenta la quarta parete teatrale. Una genialità che un grande regista come Leo Muscato sta portando con successo in scena valorizzando ancora di più le doti teatrali di Nancy Brilli e Chiara Noschese. Le due attrici danno respiro alle due gemelle protagoniste. Le due sorelle pur avendo condiviso le stesse emozioni vivono in due universi lontani tra loro. Ortensia, ha sempre vissuto la propria vita come un uccello notturno. Il suo carattere ispido e cavilloso la porta ad essere sempre in cerca di continue rivalse. Anemone è invece una donna conscia della propria sensualità. Il suo modo di concepire la vita è irriverente. La sua irriverenza la porta a farsi beffa delle regole e vivere ogni cosa con entusiasmo. Lo strano gioco teatrale porta le due interpreti a rivolgersi alla solita terapeuta dell’occulto. Ben presto quello strano confronto si trasforma in un contrastante serbatoio di rancore e di affetto dal quale non mancano le spassose battute che fanno divertire il pubblico presente.
Margaret Mazzantini dice della sua Opera.
“Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie.”
La drammaturgia abilmente diretta da Leo Muscato è un esaltante testo che entra dentro l’universo femminile interpretato da due grandiose maestre come Nancy Brilli e Chiara Noschese che adattissime vivono le loro battute con ineguagliabile intensità emotiva.
Giuliano Angeletti