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PRIMA SECCA BRUCIANTE SCONFITTA INTERNA DEL TRASTEVERE IN OPACA GIORNATA. CON UNA RETE PER TEMPO ED UNA CERTA FORTUNA IL PINETO ESPUGNA LO “STADIUM”

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Reduce dalla sconfitta di Tolentino, la compagine rionale era chiamata a riscattarsi prontamente contro la quarta in classifica, ovvero quel complesso abruzzese del Pineto situato tra Pescara e Teramo  che già aveva battuto i locali all’andata e che da qualche anno a questa parte è una delle migliori formazioni del girone F. Mister Mazza doveva rinunciare a Monni, Giordani e Sannipoli, per squalifica od infortunio, per cui era costretto al forzato “turn over” e ricorreva al modulo 3 – 4-3 sperando di poter contare su una gagliarda prestazione di ritmo ed orgoglio dei suoi ed invece qui v’era subito la delusione più cocente perché i biancocelesti di mister Amaoli, essendo più grandi giacché quasi tutti degli anni ottanta e novanta, si disponevano spavaldamente in campo con un’intelaiatura più robusta e quadrata, che prevaleva nettamente a centrocampo dove poteva giostrare con un uomo in  più avendo optato per l’assetto tattico 3 – 5 -2 ed operando con maggiore incisività e velocità sulle fasce con precisione nei passaggi, sfruttando la giornata negativa di Tarantino e compagni che avevano l’idee annebbiate, non riuscivano a costruire limpide occasioni da rete e delle palle gol osservate nelle precedenti partite interne nemmeno l’ombra. Anzi erano gli avversari che di rimessa avevano le migliori opportunità per sbloccare il risultato e se questo non avveniva era per la bravura del portiere Semprini che nei primi 25 minuti operava tre interventi straordinari , tra cui il contrare in uscita di corpo l’ala sinistra Romano lanciato in porta dall’ennesima distrazione difensiva che spesso abbiamo visto in via Vitellia, indice della superficialità e dell’ingenuità giovanile con cui molti ragazzi scendono in campo e poi per esuberanza atletica e scarsa attenzione , concentrazione piena in ciascuna fase dell’incontro, sono portati a sbagliare nella tecnica fondamentale del calcio e d’altronde non saremmo tra i dilettanti che devono ancora gradualmente maturare e perfezionarsi. In codesta chiave si registrava al 27° la svolta della partita, allorché approfittando d’un clamoroso intervento a vuoto dell’ultimo elemento della difesa amaranto, Barlafante  s’involava verso la porta di Semprini che pure stavolta gli si parava incontro, ma commetteva un secondo errore determinante nel lasciare aperte le gambe per cui facendogli passare in mezzo la sfera segnava il punto del meritato vantaggio. Punto sul vivo Il Trastevere provava a reagire e rendersi pericoloso, tuttavia nessuno ragionava per smarcare le punte con assist invitanti e rifiniture,  i passaggi non crescevano di misura ed i cross erano tutti frontali contro il muro della difesa ospite, mentre i corner, alla fine saranno 4 per parte, che fino allo scorso anno rappresentavano un punto di forza della squadra del presidente Betturri  per l’incornate vincenti mancano in questa stagione. L’unico a cercare la via della porta con una prodezza personale era Fioretti che calciava al volo in girata di poco sulla traversa uno dei pochi validi servizi pervenuti dalla trequarti, mentre il portiere Mercorelli  dovev distendersi in tuffo sul finale del primo tempo per respingere con l’aiuto del palo una punizione dal limite di Crescenzo. Nell’intervallo il trainer Mazza strigliava i suoi, augurandosi che al rientro in campo reagissero gagliardamente e con un funambolico e vorticoso gioco com’era già successo con il Chieti ed il Notaresco quando con prove maiuscole e superlative avevano ribaltato vittoriosamente il risultato dei primi 45 minuti. Stavolta l’ingresso di Corsetti, sugli scudi con una splendida tripletta contro i marchigiani, nonché dell’ultimo acquisto Chinappi non sortivano effetto, usciti per imprimere più penetrazione all’attacco il mediano Massimo ed il centrocampista Lapenna. I tiri dalla bandierina, in cui si rifugiavano gli abruzzesi sullo slancio offensivo dei romani, non erano incisivi, i ragazzi si facevano sovente pescare in “off side” dall’arbitro veneto Duzel di Castelfranco e dai suoi assistenti d’estrazione padovana, la città di Antenore, Zoccarato e Salviato, che consentivano ai calciatori del Pineto eccessive perdite di tempo ed un gioco un po’ scorretto; tutto questo faceva saltare i nervi dell’undici del Trastevere, che non ragionavano più e si lasciavano andare a plateali proteste cosicché s’allungava la lista degli ammoniti che contemplava : Fioretti, Corsetti, Macrì e Chinappi, men tre degli ospiti venivano ripresi ufficialmente Souza, Bosco e Menincleri. L’allenatore Amaoli per innestare forze fresche e reattive tra le sue fila sostituiva Souza con Rea e rischiava d’incassare il gol del pareggio al 65° nel momento in cui Crescenzo crossava da destra e Corsetti schiacciava di testa con la palla che sbatteva sul palo interno e sembrava superare la linea bianca, mentre il direttore di gara ed il suo primo assistente erano di parere contrario e non concedevano il gol del Trastevere che rendeva ancor più incandescente il rapporto tra i calciatori di casa ed il fischietto patavino. Purtroppo nella Lega Dilettanti la VAR non c’è! Dopo alcuni minuti accadeva il patatrac con la controffensiva rapida e spumeggiante di prima del Pineto, che s’infilava con una bella triangolazione di Romano con Menincleri nella distratta ed impreparata difesa amaranto non frapponendo ostacolo alla vincente conclusione in diagonale del mezzo sinistro che non dava scampo a Semprini.A quel punto il “Big – match “ andava praticamente in archivio ed il Pineto  faceva bottino pieno contro il Trastevere, prendendosi tutti i 6 punti in palio. Il complesso abruzzese ne traeva giovamento potendo alternare i titolari Barlafante, Mesisca,  le stesse  punte Menincleri e Romano con Minelli, Cascione, Capaldo e Del Mastro, tenendo presente che domenica avrà la grossa sfida in casa contro la Recanatese e qui si vedrà tutto il suo effettivo valore e, se vorrà salire ancora più in alto in classifica, dovrà sconfiggere la formazione della città di Leopardi che è tornata alla vittoria con un secco punteggio da set tenni stico contro l’Aurora Alto Casertano. Insomma Il Trastevere ha fatto la figura dell’Inter contro il Sassuolo, con lo stesso identico punteggio, del Milan con la Salernitana e della Roma nel primo tempo contro l’Hellas Verona. Domenica, nell’ultima di Carnevale, il Trastevere sarà di scena a Montegiorgio, che ha travolto l’Atletico Terme Fiuggi brutta giornata per le laziali, con un risultato difficile da prevedere alla vigilia, dovendo battere un colpo per dirci se il  giocattolo si può riaggiustare oppure se la “bella favola” si sta spegnendo, tenendo anche in mente le risultanze negative delle trasferte in cui alla sicurezza difettosa nella retroguardia si sommano carenze di personalità ed esperienza. Mister Mazza ha una settimana di difficile lavoro davanti, sperando che possa recuperare tutti alla massima efficienza. Se la Recanatese uscirà indenne da Pineto, resterà la serie candidata alla vittoria finale del campionato.

Giancarlo Lungarini

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