In scena dal 23 al 27 febbraio 2022 al “Teatro Gustavo Modena” di Genova
Nel ricordare il centenario della scomparsa di Primo Levi, Valter Malosti dirige ed interpreta una toccante drammaturgia nata dalle pagine più salienti di “Se questo è un uomo”, l’opera narrativa più emozionante del narratore Torinese. Primo Levi è uno scrittore italiano di origini ebraiche che durante la lotta partigiana il 13 dicembre 1943 venne catturato dai fascisti in Val d’Aosta ed inviato nel campo di raccolta di Fossoli. Nel gennaio 1944 fu deportato per ragioni razziali nel campo di concentramento di Auschwitz. Il letterato scampato allo sterminio, tornato in Italia dedicò il suo tempo a scrivere e raccontare le atrocità dei lager. La sua opera più importante ed autobiografica è “Se questo è un uomo “dove nelle pagine si materializzano le atrocità del campo di concentramento nazista. Il testo è considerato un classico della letteratura mondiale. La drammaturgia di Malosti fa tesoro di un insieme di registri narrativi che sono espressioni di pensiero che tracciano la trama del dramma. Una parte determinante della riscrittura teatrale è il geniale progetto fonico creato da Gup Alcaro che si sposa ottimamente con i componimenti di Carlo Boccadoro e i testi poetici creati dallo stesso Primo Levi subito dopo il ritorno dalla sua drammatica prigionia. Ottimamente appropriata la parte scenica di Margherita Palli, le luci di Cesare Accetta e i video di Luca Brinchi e Daniele Spanò.
Valter Malosti dice:
«Volevo creare un’opera che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati, e l’idea di utilizzo dello spazio. Una sorta di installazione d’arte visiva più che una classica messa in scena teatrale».
Anna Bandettini su “Repubblica” scrive:
«Il risultato è uno spettacolo nitido, bello da vedere e ascoltare, segnato della stessa consapevolezza lucida e intransigente della testimonianza di Levi. Una immersione nel male di grande utilità civile, perché se ne esce colpiti e interrogati».
“Se questo è un uomo” è una emozione di grande nitore. In scena il regista, attore e drammaturgo torinese è un uomo che con cappotto e valigia racconta e si racconta. Valter Malosti con la sua voce ferma ma pacata ci trasmette i momenti più commoventi dell’inferno vissuto dai deportati accompagnandoci mestamente nel cuore di un passato che ancora ferisce.
Giuliano Angeletti