In scena dal 3 all’ 8 maggio 2022 al “Teatro Sperimentale” (PU)
Il maestro di regia Guglielmo Ferro riporta in scena il suo Molière, un eccellente allestimento che ha ottenuto notevoli consensi. La scenografia raffigura una ricca casa nobiliare con scala a chiocciola e balconi. La struttura ricca di intarsi e scompartimenti è colma di ampolle piene di decotti medicamentosi. Il Molière di Guglielmo Ferro concatena l’arguzia con l’illogico. Il teatro è proprio l’ambiente adatto per evadere da una realtà non voluta e nello stesso tempo combattuta. L’impronta del valente regista catanese fa ruotare la trama intorno alla figura di Argante impreziosito dalla imponente figura di Emilio Solfrizzi. Dalla vicenda sono banditi balli e musica dal vivo. Il giovane malato immaginario è oppresso dalla paura di vivere, tanto che le sue presunte malattie sono più che altro una fuga dalla realtà e da tutti i suoi problemi. La sua figura teatrale appare ambigua ed in preda agli eventi. La sua ossessione lo porta a fare sposare la figlia ad un medico con il suo unico scopo di assicurarsi le cure prima di ogni altro paziente. Argante è talmente vittima delle sue manie che è consapevole che i “luminari” che lo seguono gli allentano continuamente i cordoni della borsa. Il suo rapporto con la medicina è lo specchio di una società nevrotica ed ossessionante, un rendiconto che non differisce per nulla dall’approccio attuale. Le insicurezze di Argante sembrano mitigare solo quando è al cospetto dei medici, perché dentro di lui non desidera la guarigione. Il suo scopo è di vivere nella continua illusione di essere perennemente protetto. La sola presenza del medico gli dà la forza illusoria di vincere la battaglia contro la onnipresente morte. Come tutte le commedie del genio francese anche in questa è un servo che accentua la comica architettura della trama. In questo caso è Tonina, interpretata da una bravissima Lisa Galantini che contrasta l’irragionevolezza di Argante con la sua pratica razionalità. Senza dimenticare la grande prova attoriale di Antonella Piccolo, Sergio Basile, Cristiano Dessì, Pietro Casella, Maria Chiara Dimitri, Cecilia D’Amico, Rosario Coppolino. Emilio Solfrizzi grande nella sua prestazione, esalta non solo il ruolo di Argante ma il valore di uno dei testi teatrali più importanti al mondo.
Giuliano Angeletti